Borselli, Daniel
(2024)
Realismo catastrofista. Estetica, etica e politica della fotografia nell'Antropocene, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Arti visive, performative, mediali, 36 Ciclo.
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Abstract
Negli ultimi due decenni, il discorso scientifico, politico e pubblico sulle trasformazioni planetarie indotte dall’attività umana (con particolare riferimento alle loro manifestazioni distruttive come il collasso ambientale e la crisi climatica) si è strutturato crescentemente sulla disponibilità di tracce evidenti dell’impatto dannoso dell’umanità sulla Terra, allo scopo di rendere inequivocabile e irrimandabile un’assunzione di responsabilità condivisa e l’implementazione di comportamenti più sostenibili. Sullo sfondo di una simile interrelazione degli aspetti epistemici, etici e politici della crisi attuale – raccolti sotto il termine ombrello di “Antropocene” nella sua doppia articolazione di “fatto scientifico” e “concetto critico” –, l’arte contemporanea ha assunto un’importanza sempre maggiore nel tentativo di sviluppare forme di visualizzazione, sensibilizzazione e risensibilizzazione dell’eco-catastrofe incombente. Il presente testo, dunque, si pone l’obiettivo di studiare la produzione estetica di alcuni fotografici attivi in contesto europeo e nordamericano (Edward Burtynsky, Justin Guariglia, Louis Helbig, Mishka Henner e David Thomas Smith) per dare evidenza a un comune approccio visivo incentrato su un utilizzo consapevole di dispositivi rappresentativi quali la prospettiva aerea, l’astrazione del paesaggio e il potere testimoniale dell’indice fotografico. Nell’ultima parte della tesi, questo paradigma operativo è sottoposto a revisione critica alla luce di alcune riflessioni teoriche (tra cui gli studi di Andrew Dewdney, Jonathan Beller e, a un livello più storicizzato, Allan Sekula) che hanno tentato una messa in discussione della presunta essenzialità ontologicamente e tecnologicamente motivata dello statuto indicale della traccia fotografica, aprendo così a una ricontestualizzazione sia delle pratiche fotografiche presentate sia della più ampia nozione di “Antropocene” attraverso il prisma discorsivo delle narrazioni apocalittiche.
Abstract
Negli ultimi due decenni, il discorso scientifico, politico e pubblico sulle trasformazioni planetarie indotte dall’attività umana (con particolare riferimento alle loro manifestazioni distruttive come il collasso ambientale e la crisi climatica) si è strutturato crescentemente sulla disponibilità di tracce evidenti dell’impatto dannoso dell’umanità sulla Terra, allo scopo di rendere inequivocabile e irrimandabile un’assunzione di responsabilità condivisa e l’implementazione di comportamenti più sostenibili. Sullo sfondo di una simile interrelazione degli aspetti epistemici, etici e politici della crisi attuale – raccolti sotto il termine ombrello di “Antropocene” nella sua doppia articolazione di “fatto scientifico” e “concetto critico” –, l’arte contemporanea ha assunto un’importanza sempre maggiore nel tentativo di sviluppare forme di visualizzazione, sensibilizzazione e risensibilizzazione dell’eco-catastrofe incombente. Il presente testo, dunque, si pone l’obiettivo di studiare la produzione estetica di alcuni fotografici attivi in contesto europeo e nordamericano (Edward Burtynsky, Justin Guariglia, Louis Helbig, Mishka Henner e David Thomas Smith) per dare evidenza a un comune approccio visivo incentrato su un utilizzo consapevole di dispositivi rappresentativi quali la prospettiva aerea, l’astrazione del paesaggio e il potere testimoniale dell’indice fotografico. Nell’ultima parte della tesi, questo paradigma operativo è sottoposto a revisione critica alla luce di alcune riflessioni teoriche (tra cui gli studi di Andrew Dewdney, Jonathan Beller e, a un livello più storicizzato, Allan Sekula) che hanno tentato una messa in discussione della presunta essenzialità ontologicamente e tecnologicamente motivata dello statuto indicale della traccia fotografica, aprendo così a una ricontestualizzazione sia delle pratiche fotografiche presentate sia della più ampia nozione di “Antropocene” attraverso il prisma discorsivo delle narrazioni apocalittiche.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Borselli, Daniel
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Fotografia; Arte contemporanea; Antropocene; ecologia
URN:NBN
Data di discussione
25 Giugno 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Borselli, Daniel
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Fotografia; Arte contemporanea; Antropocene; ecologia
URN:NBN
Data di discussione
25 Giugno 2024
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