La posizione soggettiva dell'azionista bancario nell'epoca della stabilità finanziaria

La tesi si propone di attualizzare il dibattito degli anni Settanta tra Ferri e Visentini sulla posizione giuridica dell’azionista bancario alla luce della recente evoluzione del framework regolamentare e delle prassi di supervisione, nonché delle teorie della dottrina giuridica ed economica in materia di impresa bancaria. Il lavoro si concentra principalmente sulla disciplina relativa all’accesso al mercato bancario (tanto da parte delle imprese, quanto da parte dei partecipanti qualificati) e allo svolgimento fisiologico dell’attività bancaria, nonché sulle possibili intersezioni tra la disciplina prudenziale e altre normative speciali - altrettanto vincolistiche - che disciplinano le operazioni straordinarie che possono riguardare la banca. Si svolge quindi un’indagine sulla portata dell’attuale regolamentazione di settore per vagliarne la tenuta nell’ottica dell’azionista bancario, anche al fine di comprendere sino a che punto la tutela del risparmio e il perseguimento dell’interesse pubblico alla stabilità finanziaria possano giustificare una compressione o un indebolimento della tutela accordata agli azionisti in nome della specialità dell’impresa bancaria. Nella seconda parte del lavoro il richiamo ai principali approdi della letteratura economica sulle relazioni economiche esistenti tra la struttura degli assetti proprietari, la regolamentazione, la performance della banca e la stabilità del sistema finanziario è funzionale al tentativo di rintracciare ed evidenziare i tratti caratterizzanti del modello di azionista bancario in un’ottica attuale e prospettica.