De Matteo, Valentina
(2024)
Design for organizational crafting. Culture e pratiche del progetto per l'innovazione della forma-impresa contemporanea, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Architettura e culture del progetto, 36 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11372.
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Abstract
I paradigmi organizzativi e di relazione adottati negli ultimi duecento anni dalle imprese- (gerarchia, iperspecializzazione, segregazione di funzioni e competenze) si stanno rivelando poco pronti a gestire progetti caratterizzati da un alto livello di innovazione. Questi progetti richiedono spesso alle imprese, soggetti che operano per definizione nella complessità, capacità di anticipazione, collaborazione ecosistemica e apprendimento nella transizione, attributi propri dell’innovazione trainata dal design. Se da un lato, dunque, tali progetti sono di difficile comprensione per le imprese, dall’altro il problema è specularmente presente anche nella postura del designer verso le imprese in cui si trova ad operare, avendo poca conoscenza del contesto organizzativo. La ricerca analizza il fenomeno da questo duplice punto di vista, laddove considera l’organizzazione come artefatto che il progettista manipola per trasformare l’impresa da struttura a organismo evolutivo. L’organizational crafting è lo schema di progettazione proposto, orientato a lavorare sulla forma dell'organizzazione per adattarla alle sfide di innovazione. Esso può definirsi come un processo collaborativo che coinvolge sia i designer che il management d’azienda ed è orientato alla modellazione di “spazi di attivazione” temporali e decentralizzati, basati su un proposito condiviso, piattaforme e dinamiche collaborative, e creati con l’obiettivo di sbloccare il potenziale dell’intelligenza collettiva dell’organizzazione. La ricerca formalizza, propone e sottopone a critica il framework URSA - Unlocking Spaces for Responsive Activation. A metà strada tra modello e strumento, URSA prova a fungere da diagnostico sia per il designer che per l’impresa e a fornire al contempo una linea-guida per progettare spazi di attivazione che divengono a tutti gli effetti un campo di azione per il progettista. Nella ricerca si fa dunque strada la prospettiva dell’ “Around Design”: il designer lavora nell’organizzazione, sull’organizzazione e per l’organizzazione per dare vita a un nuovo senso, un nuovo contorno, un nuovo “intorno” della “forma-impresa” contemporanea.
Abstract
I paradigmi organizzativi e di relazione adottati negli ultimi duecento anni dalle imprese- (gerarchia, iperspecializzazione, segregazione di funzioni e competenze) si stanno rivelando poco pronti a gestire progetti caratterizzati da un alto livello di innovazione. Questi progetti richiedono spesso alle imprese, soggetti che operano per definizione nella complessità, capacità di anticipazione, collaborazione ecosistemica e apprendimento nella transizione, attributi propri dell’innovazione trainata dal design. Se da un lato, dunque, tali progetti sono di difficile comprensione per le imprese, dall’altro il problema è specularmente presente anche nella postura del designer verso le imprese in cui si trova ad operare, avendo poca conoscenza del contesto organizzativo. La ricerca analizza il fenomeno da questo duplice punto di vista, laddove considera l’organizzazione come artefatto che il progettista manipola per trasformare l’impresa da struttura a organismo evolutivo. L’organizational crafting è lo schema di progettazione proposto, orientato a lavorare sulla forma dell'organizzazione per adattarla alle sfide di innovazione. Esso può definirsi come un processo collaborativo che coinvolge sia i designer che il management d’azienda ed è orientato alla modellazione di “spazi di attivazione” temporali e decentralizzati, basati su un proposito condiviso, piattaforme e dinamiche collaborative, e creati con l’obiettivo di sbloccare il potenziale dell’intelligenza collettiva dell’organizzazione. La ricerca formalizza, propone e sottopone a critica il framework URSA - Unlocking Spaces for Responsive Activation. A metà strada tra modello e strumento, URSA prova a fungere da diagnostico sia per il designer che per l’impresa e a fornire al contempo una linea-guida per progettare spazi di attivazione che divengono a tutti gli effetti un campo di azione per il progettista. Nella ricerca si fa dunque strada la prospettiva dell’ “Around Design”: il designer lavora nell’organizzazione, sull’organizzazione e per l’organizzazione per dare vita a un nuovo senso, un nuovo contorno, un nuovo “intorno” della “forma-impresa” contemporanea.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
De Matteo, Valentina
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
organization design, design for capacity building, change management by design, system design, design management
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11372
Data di discussione
22 Marzo 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
De Matteo, Valentina
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
organization design, design for capacity building, change management by design, system design, design management
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11372
Data di discussione
22 Marzo 2024
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