Le nuove frontiere della perequazione urbanistica tra tutela del suolo e rigenerazione urbana

La presente tesi di dottorato si focalizza sull’analisi delle diverse forme di perequazione urbanistica presenti nell’ordinamento giuridico italiano. La ricerca parte dal rapporto conflittuale tra pianificazione del territorio e diritto di costruire, cercando di approfondire la nascita del fenomeno perequativo dall’origine, come rimedio agli effetti discriminanti della zonizzazione, componente fondamentale del piano regolatore generale. La tesi, poi, si concentra sulla figura della compensazione urbanistica, quale soluzione alternativa all’espropriazione per pubblica utilità, e sulla premialità o incentivazione edilizia, dando risalto così alle diverse sfaccettature del fenomeno perequativo. In tale contesto, i diritti edificatori divengono strumento per la soddisfazione di altri interessi pubblici legati al territorio, rispetto allo scambio tra privati (originariamente denominato, come da prassi, “cessione di cubatura”). Infine, nell’ultima parte della tesi ci si sofferma sul fenomeno perequativo nella dimensione attuale, provando a ipotizzare una circolazione sovracomunale dei titoli volumetrici per finalità rigenerative e nell’ottica della limitazione del consumo di nuovo suolo. Si tenta, in sostanza, di valorizzare le forme di perequazione anche in un contesto profondamente mutato, immaginando la gestione dei volumi ad un livello intercomunale ovvero sovracomunale, e includendo la desigillazione come tecnica di valorizzazione al contempo urbanistico-edilizia ed ambientale.