Dis-fare la disabilità infantile: le pratiche lavorative di operatrici e operatori dei servizi, e il ruolo della ricerca

Riccio, Martina (2016) Dis-fare la disabilità infantile: le pratiche lavorative di operatrici e operatori dei servizi, e il ruolo della ricerca , [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Science, cognition and technology, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7306.
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Abstract

Nel presente lavoro di tesi si sostiene che la disabilità infantile si produce nelle pratiche lavorative di operatrici e operatori dei servizi il cui agire diviene dis-abilitante poiché fortemente vincolato alle forme istituzionali, materiali e simboliche, della relazione terapeutica ed educativa. Attraverso la relazione individuale con l'educatrice/ore, l'abitudine a tenere il ragazzo certificato fuori dalla classe, l'orientamento scolastico alle scuole professionali, l'impossibilità di costruire percorsi educativi continuativi e in contesti eterogenei, ma anche attraverso i numerosi documenti necessari per attivare i percorsi di integrazione scolastica e le normative emesse dal Ministero dell'Istruzione, la disabilità viene quotidianamente prodotta e riprodotta. Questa, infatti, non pre-esiste alle pratiche che vengono messe in atto ma è parte di esse. Allo stesso tempo tale riproduzione coesiste sempre con tentativi di trasformazione che il “lavoro vivo”, di relazione (di cura o educativa), necessariamente implica. Parallelamente, nel corso dell'elaborato, viene sviluppata una riflessione sul ruolo sociale della ricerca come dispositivo di trasformazione. La ricerca(trice) che riconosce questo spazio di tensione tra riproduzione e trasformazione nel lavoro di operatrici e operatori può infatti scegliere di sostenere , attraverso il metodo stesso di ricerca, l'una o l'altra tendenza. Nel caso in cui si opti per la seconda è prima di tutto la pratica di ricerca a divenire campo di partecipazione e terreno di negoziazione per le alternative possibili e percorribili. Un necessario passo verso il cambiamento parte dunque dal riconoscere che tra ricercatrici/ricercatori e soggetti della ricerca, così come tra operatrici/operatori e “utenti”, vi è un campo comune di bisogni e intenti a partire dal quale solamente si possono ri-costruire pratiche educative, di cura e di liberazione.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Riccio, Martina
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
disabilità infantile; pratiche di cura; pratiche educative; operatori; trasformazione;
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7306
Data di discussione
10 Giugno 2016
URI

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