Rigillo, Antonella
(2020)
Tecniche biomolecolari in supporto all'esame istopatologico in oncologia veterinaria, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze veterinarie, 32 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/9200.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (8MB)
|
Abstract
Negli ultimi vent'anni, la medicina veterinaria ha focalizzato la propria attenzione verso il benessere animale e lo sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici più efficienti. In particolare, in campo oncologico sono stati adottati approcci multidisciplinari finalizzati a caratterizzare al meglio le neoplasie dei piccoli animali, per poterne migliorare la prognosi e validarli come modelli spontanei di patologia dell'uomo. Alle più aggiornate conoscenze sul comportamento biologico dei tumori e le loro caratteristiche istopatologiche si stanno infatti affiancando tecnologie d'avanguardia sia nel campo della ricerca che della diagnostica quotidiana. Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare l'utilità diagnostica di tre tecniche biomolecolari in supporto all'esame istologico ed immunoistochimico per valutare se in grado di amplificare il potenziale diagnostico delle attuali tecniche gold-standard. In particolare, abbiamo indagato: (1) L'applicazione della PCR per il riarrangiamento del recettore antigienico (PARR) per determinare la clonalità delle lesioni linfoidi iperplastico/neoplastiche nelle milze di cane. L'idoneità di questa tecnica è stata confermata nei casi istologici dubbi attraverso una critica interpretazione dei risultati sulla base dei dati clinici, morfologici e di immunofenotipo. (2) La concordanza tra il gold-standard immunoistochimica e la meno invasiva citofluorimetria a flusso nella valutazione dell'attività proliferava (Ki-67 index) dei linfomi nodali del cane. E' stata dimostrata una buona concordanza complessiva tra le due tecniche, nonostante il ruolo prognostico del Ki-67 nel linfoma del cane sia ancora dubbio. (3) I pattern genetici ed epigenetici del carcinoma squamocellulare orale del gatto, per identificare criteri biomolecolari idonei alla diagnosi precoce di questo tumore, fatale anche a causa della tardiva diagnosi, sulla base di recenti scoperte in campo umano. E' stato proposto un test non invasivo basato su un algoritmo diagnostico preliminare per discernere lesioni orali neoplastiche da quelle non neoplastiche nel gatto.
Abstract
Negli ultimi vent'anni, la medicina veterinaria ha focalizzato la propria attenzione verso il benessere animale e lo sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici più efficienti. In particolare, in campo oncologico sono stati adottati approcci multidisciplinari finalizzati a caratterizzare al meglio le neoplasie dei piccoli animali, per poterne migliorare la prognosi e validarli come modelli spontanei di patologia dell'uomo. Alle più aggiornate conoscenze sul comportamento biologico dei tumori e le loro caratteristiche istopatologiche si stanno infatti affiancando tecnologie d'avanguardia sia nel campo della ricerca che della diagnostica quotidiana. Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare l'utilità diagnostica di tre tecniche biomolecolari in supporto all'esame istologico ed immunoistochimico per valutare se in grado di amplificare il potenziale diagnostico delle attuali tecniche gold-standard. In particolare, abbiamo indagato: (1) L'applicazione della PCR per il riarrangiamento del recettore antigienico (PARR) per determinare la clonalità delle lesioni linfoidi iperplastico/neoplastiche nelle milze di cane. L'idoneità di questa tecnica è stata confermata nei casi istologici dubbi attraverso una critica interpretazione dei risultati sulla base dei dati clinici, morfologici e di immunofenotipo. (2) La concordanza tra il gold-standard immunoistochimica e la meno invasiva citofluorimetria a flusso nella valutazione dell'attività proliferava (Ki-67 index) dei linfomi nodali del cane. E' stata dimostrata una buona concordanza complessiva tra le due tecniche, nonostante il ruolo prognostico del Ki-67 nel linfoma del cane sia ancora dubbio. (3) I pattern genetici ed epigenetici del carcinoma squamocellulare orale del gatto, per identificare criteri biomolecolari idonei alla diagnosi precoce di questo tumore, fatale anche a causa della tardiva diagnosi, sulla base di recenti scoperte in campo umano. E' stato proposto un test non invasivo basato su un algoritmo diagnostico preliminare per discernere lesioni orali neoplastiche da quelle non neoplastiche nel gatto.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Rigillo, Antonella
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
32
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
PARR; flow cytometry; methylation; oncology; veterinary
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9200
Data di discussione
18 Marzo 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Rigillo, Antonella
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
32
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
PARR; flow cytometry; methylation; oncology; veterinary
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9200
Data di discussione
18 Marzo 2020
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: