Isidori, Alessandro
(2008)
Il trapianto di midollo osseo aploidentico nelle patologie
oncoematologiche: studio clinico, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Ematologia clinica e sperimentale, 20 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/808.
Documenti full-text disponibili:
Abstract
L’argomento della presente tesi di dottorato riguarda lo studio clinico del trapianto di cellule
staminali emopoietiche aploidentiche nelle patologie oncoematologiche. Nel periodo di tempo
compreso tra 1/12/2005 ed il 30/10/2007 sono stati arruolati 10 pazienti (6 LAM, 3 LAL, 1 LMC in
crisi blastica mieloide) nell’ambito di uno studio clinico che prevedeva il trapianto di midollo osseo
aploidentico per pazienti affetti da patologia oncoematologica in prima o successiva recidiva, per i
quali non fosse disponibile un donatore di midollo osseo consanguineo o da banca. Lo schema di
condizionamento al trapianto di midollo osseo utilizzato era il seguente: Fludarabina 150/m2,
Busulfano orale 14mg/kg, Tiothepa 10mg/kg e Ciclofosfamide 160mg/kg. Per la profilassi della
malattia da trapianto contro l’ospite è stata somministrata timoglobulina antilinfocitaria (ATG) al
dosaggio complessivo di 12.5 mg/kg, short course metotrexate (+1, +3 e +11), cortisone e
ciclosporina con tapering precoce al + 60. I pazienti hanno reinfuso una megadose di cellule CD34+
mediana pari a 12.8x106/kg. Tre pazienti non sono valutabili per l’attecchimento a causa di rigetto
(1/3) o morte precoce (2/3). Sette pazienti sono valutabili per l’attecchimento; per questi pazienti il
tempo mediano a 500 PMN/mmc e a 20 x 109/l piastrine è stato rispettivamente di 17 e 20 giorni.
Quattro pazienti su 7 hanno svillupato una Graft versus Host Disease (GVHD) acuta di grado II-IV,
mentre soltanto 1/7 ha sviluppato una GVHD cronica. Sette pazienti su 10 trapiantati hanno
ottenuto una remissione completa successivamente al trapianto. Di questi, attualmente 2 pazienti
sono vivi in remissione completa, mentre gli altri 5 sono ricaduti e successivamente deceduti.
In conclusione, il trapianto aploidentico è una procedura fattibile ed efficace. Tale procedura è in
grado di garantire un 20% di lungo sopravviventi in un setting di pazienti a prognosi estremamente
infausta.
Abstract
L’argomento della presente tesi di dottorato riguarda lo studio clinico del trapianto di cellule
staminali emopoietiche aploidentiche nelle patologie oncoematologiche. Nel periodo di tempo
compreso tra 1/12/2005 ed il 30/10/2007 sono stati arruolati 10 pazienti (6 LAM, 3 LAL, 1 LMC in
crisi blastica mieloide) nell’ambito di uno studio clinico che prevedeva il trapianto di midollo osseo
aploidentico per pazienti affetti da patologia oncoematologica in prima o successiva recidiva, per i
quali non fosse disponibile un donatore di midollo osseo consanguineo o da banca. Lo schema di
condizionamento al trapianto di midollo osseo utilizzato era il seguente: Fludarabina 150/m2,
Busulfano orale 14mg/kg, Tiothepa 10mg/kg e Ciclofosfamide 160mg/kg. Per la profilassi della
malattia da trapianto contro l’ospite è stata somministrata timoglobulina antilinfocitaria (ATG) al
dosaggio complessivo di 12.5 mg/kg, short course metotrexate (+1, +3 e +11), cortisone e
ciclosporina con tapering precoce al + 60. I pazienti hanno reinfuso una megadose di cellule CD34+
mediana pari a 12.8x106/kg. Tre pazienti non sono valutabili per l’attecchimento a causa di rigetto
(1/3) o morte precoce (2/3). Sette pazienti sono valutabili per l’attecchimento; per questi pazienti il
tempo mediano a 500 PMN/mmc e a 20 x 109/l piastrine è stato rispettivamente di 17 e 20 giorni.
Quattro pazienti su 7 hanno svillupato una Graft versus Host Disease (GVHD) acuta di grado II-IV,
mentre soltanto 1/7 ha sviluppato una GVHD cronica. Sette pazienti su 10 trapiantati hanno
ottenuto una remissione completa successivamente al trapianto. Di questi, attualmente 2 pazienti
sono vivi in remissione completa, mentre gli altri 5 sono ricaduti e successivamente deceduti.
In conclusione, il trapianto aploidentico è una procedura fattibile ed efficace. Tale procedura è in
grado di garantire un 20% di lungo sopravviventi in un setting di pazienti a prognosi estremamente
infausta.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Isidori, Alessandro
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
cellule staminali emopoietiche cd34+ megadose trapianto
aploidentico graft versus host disease (gvhd) sopravvivenza libera da malattia
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/808
Data di discussione
16 Giugno 2008
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Isidori, Alessandro
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
cellule staminali emopoietiche cd34+ megadose trapianto
aploidentico graft versus host disease (gvhd) sopravvivenza libera da malattia
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/808
Data di discussione
16 Giugno 2008
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