Gaiani, Silvia
(2013)
Lo spreco alimentare domestico in Italia: stime, cause ed impatti, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Economia e politica agraria ed alimentare, 24 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/5916.
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Abstract
Non esiste una definizione standard di spreco alimentare, così come non esistono metodologie uniformi per calcolarlo. Gli studi finora realizzati sullo spreco sono carenti, i dati raccolti spesso insufficienti.
Il cibo viene sprecato ad ogni stadio della filiera alimentare, dal campo alla tavola.
Nei Paesi Membri dell’Unione Europea, le famiglie – secondo dati elaborati da Eurostat- sono le principali responsabili dello spreco.
Secondo la FAO, ogni europeo spreca ogni anno 179 chili di alimenti.
Last Minute Market, spin off accademico che si occupa di ridurre e recuperare lo spreco, ha stimato che a livello domestico in Italia si sprecano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini.
Da un punto di vista economico, lo sperpero alimentare significa una perdita di 1.693 euro l’anno per famiglia.
Per inquadrare lo spreco alimentare domestico in Italia e gettare luce su dati contrastanti emersi da diversi studi finora realizzati, la tesi – dopo aver presentato stime a livello globale, europeo e italiano – si concentra sull’analisi dei dati emersi da un questionario sullo spreco domestico, compilato da 3.087 italiani tra il mese di novembre e quello di dicembre 2012.
L’indagine socio-economica è stata realizzata in collaborazione con la Commissione Europea (DG JCR, Istituto per la Tutela della Salute dei Consumatori) e il Karlsruhe Institut für Technologie.
Il questionario è stato posto sulla piattaforma online surveymonkey.
La tesi ha avuto come obiettivi l’identificazione di dati quantitativi circa “quanto si spreca” , “cosa si spreca”, l’individuazione delle cause sociali, valoriali, comportamentali e di stile di vita, dello spreco alimentare delle famiglie italiane, l’impatto economico dello spreco sul budget domestico e l’elaborazione di profili di consumatori attraverso la cluster analysis.
Abstract
Non esiste una definizione standard di spreco alimentare, così come non esistono metodologie uniformi per calcolarlo. Gli studi finora realizzati sullo spreco sono carenti, i dati raccolti spesso insufficienti.
Il cibo viene sprecato ad ogni stadio della filiera alimentare, dal campo alla tavola.
Nei Paesi Membri dell’Unione Europea, le famiglie – secondo dati elaborati da Eurostat- sono le principali responsabili dello spreco.
Secondo la FAO, ogni europeo spreca ogni anno 179 chili di alimenti.
Last Minute Market, spin off accademico che si occupa di ridurre e recuperare lo spreco, ha stimato che a livello domestico in Italia si sprecano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini.
Da un punto di vista economico, lo sperpero alimentare significa una perdita di 1.693 euro l’anno per famiglia.
Per inquadrare lo spreco alimentare domestico in Italia e gettare luce su dati contrastanti emersi da diversi studi finora realizzati, la tesi – dopo aver presentato stime a livello globale, europeo e italiano – si concentra sull’analisi dei dati emersi da un questionario sullo spreco domestico, compilato da 3.087 italiani tra il mese di novembre e quello di dicembre 2012.
L’indagine socio-economica è stata realizzata in collaborazione con la Commissione Europea (DG JCR, Istituto per la Tutela della Salute dei Consumatori) e il Karlsruhe Institut für Technologie.
Il questionario è stato posto sulla piattaforma online surveymonkey.
La tesi ha avuto come obiettivi l’identificazione di dati quantitativi circa “quanto si spreca” , “cosa si spreca”, l’individuazione delle cause sociali, valoriali, comportamentali e di stile di vita, dello spreco alimentare delle famiglie italiane, l’impatto economico dello spreco sul budget domestico e l’elaborazione di profili di consumatori attraverso la cluster analysis.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Gaiani, Silvia
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze agrarie
Ciclo
24
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
spreco alimentare domestico, Italia, consumi alimentari, prevenzione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/5916
Data di discussione
14 Giugno 2013
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Gaiani, Silvia
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze agrarie
Ciclo
24
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
spreco alimentare domestico, Italia, consumi alimentari, prevenzione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/5916
Data di discussione
14 Giugno 2013
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