Faricelli, Eleonora
(2024)
All'ombra della Controriforma: poetesse italiane tra reti di relazioni e patronage nella seconda metà del Cinquecento, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze storiche e archeologiche. Memoria, civilta' e patrimonio, 36 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11474.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (4MB)
|
Abstract
Questo lavoro di ricerca si concentra sulla scrittura femminile del XVI secolo in Italia da una prospettiva storica, culturale e religiosa. Lo studio si focalizza su cinque autrici attive dopo il 1550: Laura Battiferri, Laura Terracina, Chiara Matraini, Moderata Fonte e Lucrezia Marinelli. Sulla base delle loro opere e dei documenti d'archivio, è stato possibile ricostruire la rete di relazioni intrattenuta da ciascuna di loro con i protagonisti della cultura italiana contemporanea. Al centro delle loro attività non ci fu solo la promozione della scrittura femminile, ma anche le nuove idee religiose che circolavano nella penisola al tempo della Riforma. Costoro instaurarono un dialogo costante con altre autrici considerate dei modelli ma anche con umanisti e mecenati che contribuirono al loro successo. Dopo un aumento del numero di scrittrici dopo la morte di Vittoria Colonna, la produzione letteraria femminile sembrò rallentare tra il 1560 e il 1580. Tuttavia, negli anni precedenti la chiusura del Concilio di Trento, la questione confessionale e la scrittura letteraria si erano alimentate a vicenda, in un dialogo costante favorito da poligrafi, editori, letterati e letterate. Quando queste reti scomparvero attorno al 1580, la produzione femminile successiva dovette essere riorientata: le scrittrici procedettero così a costruire uno 'spazio ideale' all'interno del quale fu possibile scambiare idee, libri e approcci religiosi. Questa ricerca riguarda quindi un nodo fondamentale della scrittura femminile durante la Controriforma e fornisce una migliore comprensione di come la produzione femminile fu influenzata dalla pressione religiosa e sociale. Ciò ha portato a ripensare i confini cronologici che i critici solitamente attribuiscono al XVI secolo: i dati raccolti illustrano come il periodo tridentino non sia stato un momento spartiacque oltre il quale la produzione femminile si sarebbe fermata, ma una fase decisiva nell'evoluzione della loro attività letteraria, con un incremento significativo della produzione delle scrittrici.
Abstract
Questo lavoro di ricerca si concentra sulla scrittura femminile del XVI secolo in Italia da una prospettiva storica, culturale e religiosa. Lo studio si focalizza su cinque autrici attive dopo il 1550: Laura Battiferri, Laura Terracina, Chiara Matraini, Moderata Fonte e Lucrezia Marinelli. Sulla base delle loro opere e dei documenti d'archivio, è stato possibile ricostruire la rete di relazioni intrattenuta da ciascuna di loro con i protagonisti della cultura italiana contemporanea. Al centro delle loro attività non ci fu solo la promozione della scrittura femminile, ma anche le nuove idee religiose che circolavano nella penisola al tempo della Riforma. Costoro instaurarono un dialogo costante con altre autrici considerate dei modelli ma anche con umanisti e mecenati che contribuirono al loro successo. Dopo un aumento del numero di scrittrici dopo la morte di Vittoria Colonna, la produzione letteraria femminile sembrò rallentare tra il 1560 e il 1580. Tuttavia, negli anni precedenti la chiusura del Concilio di Trento, la questione confessionale e la scrittura letteraria si erano alimentate a vicenda, in un dialogo costante favorito da poligrafi, editori, letterati e letterate. Quando queste reti scomparvero attorno al 1580, la produzione femminile successiva dovette essere riorientata: le scrittrici procedettero così a costruire uno 'spazio ideale' all'interno del quale fu possibile scambiare idee, libri e approcci religiosi. Questa ricerca riguarda quindi un nodo fondamentale della scrittura femminile durante la Controriforma e fornisce una migliore comprensione di come la produzione femminile fu influenzata dalla pressione religiosa e sociale. Ciò ha portato a ripensare i confini cronologici che i critici solitamente attribuiscono al XVI secolo: i dati raccolti illustrano come il periodo tridentino non sia stato un momento spartiacque oltre il quale la produzione femminile si sarebbe fermata, ma una fase decisiva nell'evoluzione della loro attività letteraria, con un incremento significativo della produzione delle scrittrici.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Faricelli, Eleonora
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Controriforma, Concilio di Trento, scrittura femminile, poetesse
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11474
Data di discussione
17 Giugno 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Faricelli, Eleonora
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Controriforma, Concilio di Trento, scrittura femminile, poetesse
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11474
Data di discussione
17 Giugno 2024
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: