Neri, Ludovica
(2024)
Idea, Nature, Spirit. Schelling’s general ontology of the real in the “presentation of the natural process” of 1843/44, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Philosophy, science, cognition, and semiotics (pscs), 35 Ciclo.
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Abstract
La presente tesi di dottorato ha l’obiettivo d’indagare i principali risvolti filosofico-teoretici che ruotano intorno all’ultima esposizione sistematica di filosofia della natura di Schelling, com’essa si configura nel frammento berlinese del 1843/44 intitolato “Esposizione del processo della natura”. Alla luce delle nuove tendenze intellettuali che emergono a Berlino tra il 1830 e il 1860 e degli sviluppi delle scienze naturali, Schelling pone qui le basi per un’ontologia generale del reale attraverso il confronto critico con l’idealismo trascendentale di Kant. All’interno dell’orizzonte sistematico della “scienza a priori della ragione” o “filosofia negativa”, nella prima parte della sua opera egli individua l’insieme dei principi che formano l’“idea dell’esistente” e descrive l’operazione razionale che occorre eseguire per giungere al pensiero del “mondo al di fuori dell’idea”. L’insieme dei presupposti filosofico-sistematici connessi al passaggio dall’idea dell’esistente al pensiero del mondo extra-ideale costituisce il tema del primo capitolo di questo lavoro. Nella seconda parte della sua opera, mediante un attento confronto con l’Estetica trascendentale di Kant, Schelling definisce lo spazio come la forma in cui le esistenze ci appaiono come separate le une dalle altre. Sebbene il concetto di tempo venga affrontato da Schelling in modo marginale, esso contribuisce, insieme allo spazio, a definire la prima struttura ontologica del mondo extra-ideale. L’analisi della concezione schellinghiana della struttura spazio-temporale del mondo extra-ideale rappresenta il tema del secondo capitolo di questo lavoro. Infine, nella terza parte della sua opera, Schelling individua nella finalità la forma di causalità che permette di comprendere il mondo extra-ideale come un contesto in divenire, i cui stadi di sviluppo sono il mondo siderale, il mondo inorganico e il mondo organico. La definizione schellinghiana della teleologia della natura come seconda struttura ontologica del mondo extra-ideale costituisce il tema del terzo capitolo di questo lavoro.
Abstract
La presente tesi di dottorato ha l’obiettivo d’indagare i principali risvolti filosofico-teoretici che ruotano intorno all’ultima esposizione sistematica di filosofia della natura di Schelling, com’essa si configura nel frammento berlinese del 1843/44 intitolato “Esposizione del processo della natura”. Alla luce delle nuove tendenze intellettuali che emergono a Berlino tra il 1830 e il 1860 e degli sviluppi delle scienze naturali, Schelling pone qui le basi per un’ontologia generale del reale attraverso il confronto critico con l’idealismo trascendentale di Kant. All’interno dell’orizzonte sistematico della “scienza a priori della ragione” o “filosofia negativa”, nella prima parte della sua opera egli individua l’insieme dei principi che formano l’“idea dell’esistente” e descrive l’operazione razionale che occorre eseguire per giungere al pensiero del “mondo al di fuori dell’idea”. L’insieme dei presupposti filosofico-sistematici connessi al passaggio dall’idea dell’esistente al pensiero del mondo extra-ideale costituisce il tema del primo capitolo di questo lavoro. Nella seconda parte della sua opera, mediante un attento confronto con l’Estetica trascendentale di Kant, Schelling definisce lo spazio come la forma in cui le esistenze ci appaiono come separate le une dalle altre. Sebbene il concetto di tempo venga affrontato da Schelling in modo marginale, esso contribuisce, insieme allo spazio, a definire la prima struttura ontologica del mondo extra-ideale. L’analisi della concezione schellinghiana della struttura spazio-temporale del mondo extra-ideale rappresenta il tema del secondo capitolo di questo lavoro. Infine, nella terza parte della sua opera, Schelling individua nella finalità la forma di causalità che permette di comprendere il mondo extra-ideale come un contesto in divenire, i cui stadi di sviluppo sono il mondo siderale, il mondo inorganico e il mondo organico. La definizione schellinghiana della teleologia della natura come seconda struttura ontologica del mondo extra-ideale costituisce il tema del terzo capitolo di questo lavoro.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Neri, Ludovica
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
35
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Schelling, Ontology, Metaphysics, Philosophy of Nature, Kant
URN:NBN
Data di discussione
11 Aprile 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Neri, Ludovica
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
35
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Schelling, Ontology, Metaphysics, Philosophy of Nature, Kant
URN:NBN
Data di discussione
11 Aprile 2024
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