Marchioro, Irene
(2021)
I confini del regolamento (UE) 650/2012 sulle successioni internazionali, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Diritto europeo, 33 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/9942.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (1MB)
|
Abstract
La contiguità delle successioni con altre materie ad esse connesse porta a difficoltà nell’applicazione del regolamento (UE) 650/2012 e, specificamente, nell’esatta delimitazione del suo ambito di applicazione rispetto alle materie da questo escluse, così che si rende necessario indagare tali zone “di confine”.
La prima zona di confine che viene analizzata è quella del rapporto tra il regolamento e le altre convenzioni vigenti in materia successoria. La seconda delimita invece il campo di applicazione del regolamento da quello di altre materie, da questo escluse, che non siano state oggetto di armonizzazione. Tra queste, spiccano la natura dei diritti reali e le questioni disciplinate dalla legge applicabile alle società e ad altre persone giuridiche. La terza segna i limiti di applicazione del regolamento rispetto ad aree del diritto armonizzate, come per esempio le donazioni, le obbligazioni alimentari e i regimi patrimoniali tra coniugi e tra partner uniti civilmente. Alcune riflessioni a sé stanti merita inoltre il tema del rapporto tra il regolamento successioni e il regolamento (UE) 2015/848 sull’insolvenza transfrontaliera.
L’analisi delle singole zone di confine permette di scorgere delle linee conduttrici, che portano ad alcune riflessioni conclusive. Si tratta, in primo luogo, di definire come le questioni non coperte dal regolamento, ma comunque indispensabili per regolare una successione, possano venire conosciute alla stregua di questioni preliminari, e quale sia il valore di queste in relazione al rilascio di un certificato successorio europeo. In secondo luogo, gli argomenti analizzati portano a ragionare della costruzione di una nozione di adattamento condivisa a livello di Unione Europea, nozione di cui il regolamento (UE) 650/2012 si dimostrerebbe il promotore. Né questa constatazione deve stupire, perché maggiori sono le interconnessioni tra ambiti attigui del diritto, più grande è anche la necessità di definire gli strumenti di risoluzione di antinomie applicative dovute a siffatte interconnessioni.
Abstract
La contiguità delle successioni con altre materie ad esse connesse porta a difficoltà nell’applicazione del regolamento (UE) 650/2012 e, specificamente, nell’esatta delimitazione del suo ambito di applicazione rispetto alle materie da questo escluse, così che si rende necessario indagare tali zone “di confine”.
La prima zona di confine che viene analizzata è quella del rapporto tra il regolamento e le altre convenzioni vigenti in materia successoria. La seconda delimita invece il campo di applicazione del regolamento da quello di altre materie, da questo escluse, che non siano state oggetto di armonizzazione. Tra queste, spiccano la natura dei diritti reali e le questioni disciplinate dalla legge applicabile alle società e ad altre persone giuridiche. La terza segna i limiti di applicazione del regolamento rispetto ad aree del diritto armonizzate, come per esempio le donazioni, le obbligazioni alimentari e i regimi patrimoniali tra coniugi e tra partner uniti civilmente. Alcune riflessioni a sé stanti merita inoltre il tema del rapporto tra il regolamento successioni e il regolamento (UE) 2015/848 sull’insolvenza transfrontaliera.
L’analisi delle singole zone di confine permette di scorgere delle linee conduttrici, che portano ad alcune riflessioni conclusive. Si tratta, in primo luogo, di definire come le questioni non coperte dal regolamento, ma comunque indispensabili per regolare una successione, possano venire conosciute alla stregua di questioni preliminari, e quale sia il valore di queste in relazione al rilascio di un certificato successorio europeo. In secondo luogo, gli argomenti analizzati portano a ragionare della costruzione di una nozione di adattamento condivisa a livello di Unione Europea, nozione di cui il regolamento (UE) 650/2012 si dimostrerebbe il promotore. Né questa constatazione deve stupire, perché maggiori sono le interconnessioni tra ambiti attigui del diritto, più grande è anche la necessità di definire gli strumenti di risoluzione di antinomie applicative dovute a siffatte interconnessioni.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Marchioro, Irene
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
33
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Regolamento (UE) 650/2012; Successioni Internazionali; Coordinamento tra discipline; Certificato Successorio Europeo; Questioni preliminari; Adattamento
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/9942
Data di discussione
29 Ottobre 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Marchioro, Irene
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
33
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Regolamento (UE) 650/2012; Successioni Internazionali; Coordinamento tra discipline; Certificato Successorio Europeo; Questioni preliminari; Adattamento
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/9942
Data di discussione
29 Ottobre 2021
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: