Ghermandi, Riccardo
(2020)
Studio clinico per valutare sicurezza ed efficacia dell'uso di impianti in carbonio per l'artrodesi vertebrale toraco-lombare e per la fissazione della colonna vertebrale affetta da tumore nella zona toracica e lombare che si prevede verrà sottoposta a protocolli di radioterapia, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze chirurgiche, 32 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/9198.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (146MB)
|
Abstract
Background: Barre e viti peduncolari sono usati per operazioni chirurgiche spinali toraco-lombari. I comuni impianti metallici interferiscono con i protocolli di radioterapia (RT), spesso necessari a completamento del trattamento chirurgico di tumori della colonna vertebrale riducendone l’efficacia e provocando effetti collaterali su tessuti adiacenti. I sistemi di fissazione in carbonio comprendono barre e viti peduncolari
I benefici del dispositivo proposto sono:
- stabilità meccanica paragonabile agli impianti in titanio
- riduzione o assenza dispersione durante radioterapia e riduzione o nessuna interferenza con protocolli di radioterapia.
- nessun o minore artefatto in RM/TAC con miglior visualizzazione
Obiettivo del presente lavoro è valutare sicurezze ed efficacia degli impianti in PEEK e fibra di carbonio
Materiali e Metodi
110 pazienti trattati per patologie oncologiche primitive del rachide toraco- lombare (51), metastasi del rachide toraco-lombare (36), plasmocitocitomi del rachide toraco-lombare (4) e patologie degenerative del rachide toraco-lombare (19). Sono stati raccolti dati relativi alle procedure chirurgiche eseguite, all’eventuale trattamento radiante successivo e alle complicanze registrate
Risultati
Le complicanze meccaniche si sono tutte verificate in pazienti oncologici (rottura intra-operatoria di 3 viti, 1 caso di rottura di barre, 3 casi di mobilizzazione delle viti).
La presenza di impianti in carbonio non ha creato limitazioni alla pianificazione e al trattamento radioterapico laddove necessario limtando il numero di recidive locali sia di tumori primitivi che di metastasi
Conclusione
I risultati dimostrano che gli impianti di PEEK e fibra di carbonio sono equivalenti o comunque non inferiori ai corrispettivi in titanio in termini di tenuta dell’impianto.
Dimostrano di ottimizzare la pianificazione e l’efficacia del trattamento radiante rispetto ai mezzi di sintesi in titanio e di permettere una migliore definizione delle immagini TC ed RMN con migliore e precoce identificazione di recidive di malattia, valutazione della fusione e presenza o meno di discopatie del segmento adiacente.
Abstract
Background: Barre e viti peduncolari sono usati per operazioni chirurgiche spinali toraco-lombari. I comuni impianti metallici interferiscono con i protocolli di radioterapia (RT), spesso necessari a completamento del trattamento chirurgico di tumori della colonna vertebrale riducendone l’efficacia e provocando effetti collaterali su tessuti adiacenti. I sistemi di fissazione in carbonio comprendono barre e viti peduncolari
I benefici del dispositivo proposto sono:
- stabilità meccanica paragonabile agli impianti in titanio
- riduzione o assenza dispersione durante radioterapia e riduzione o nessuna interferenza con protocolli di radioterapia.
- nessun o minore artefatto in RM/TAC con miglior visualizzazione
Obiettivo del presente lavoro è valutare sicurezze ed efficacia degli impianti in PEEK e fibra di carbonio
Materiali e Metodi
110 pazienti trattati per patologie oncologiche primitive del rachide toraco- lombare (51), metastasi del rachide toraco-lombare (36), plasmocitocitomi del rachide toraco-lombare (4) e patologie degenerative del rachide toraco-lombare (19). Sono stati raccolti dati relativi alle procedure chirurgiche eseguite, all’eventuale trattamento radiante successivo e alle complicanze registrate
Risultati
Le complicanze meccaniche si sono tutte verificate in pazienti oncologici (rottura intra-operatoria di 3 viti, 1 caso di rottura di barre, 3 casi di mobilizzazione delle viti).
La presenza di impianti in carbonio non ha creato limitazioni alla pianificazione e al trattamento radioterapico laddove necessario limtando il numero di recidive locali sia di tumori primitivi che di metastasi
Conclusione
I risultati dimostrano che gli impianti di PEEK e fibra di carbonio sono equivalenti o comunque non inferiori ai corrispettivi in titanio in termini di tenuta dell’impianto.
Dimostrano di ottimizzare la pianificazione e l’efficacia del trattamento radiante rispetto ai mezzi di sintesi in titanio e di permettere una migliore definizione delle immagini TC ed RMN con migliore e precoce identificazione di recidive di malattia, valutazione della fusione e presenza o meno di discopatie del segmento adiacente.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Ghermandi, Riccardo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
32
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Strumentari chirurgici in fibra di carbonio e PEEK, tumori vertebrali, patologie vertebrali degenerative
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9198
Data di discussione
2 Aprile 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Ghermandi, Riccardo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
32
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Strumentari chirurgici in fibra di carbonio e PEEK, tumori vertebrali, patologie vertebrali degenerative
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9198
Data di discussione
2 Aprile 2020
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: