Murana, Giacomo
(2019)
Impatto del donatore e validazione di nuovi score di rischio sugli outcomes a breve e lungo termine post trapianto cardiaco: esperienza del Policlinico di Sant' Orsola, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze cardio nefro toraciche, 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/9014.
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Abstract
Introduzione
Il trapianto cardiaco rimane la terapia di scelta nei pazienti in scompenso cardiaco avanzato. Purtroppo il numero dei donatori rimane molto limitato e non sufficiente a soddisfare il fabbisogno dei pazienti in lista d’attesa. In Italia, la valutazione del singolo donatore è basata su multipli fattori ma non esiste uno standard assoluto che possa predirne l’impatto sugli outcomes dopo l’intervento.
Materiali
L’obiettivo dello studio è stato quello di analizzare i pazienti che hanno ricevuto un trapianto di cuore presso il nostro istituto con particolare riferimento ai donatori, in modo da: (1) valutare l’impatto della donazione sugli outcomes intraospedalieri e sulla sopravvivenza a lungo termine, (2) identificare fattori di rischio del donatore predittivi di mortalità intraospedaliera e disfunzione precoce del graft (3), validare gli attuali score di rischio internazionali sul donatore non ancora utilizzati nella pratica clinica.
Risultati
Dal 2000 sono stato eseguiti 461 trapianti di cuore presso il Policlinico di Sant’Orsola. Una disfunzione precoce d’organo si è verificata in 74 pazienti (16.1%): di questi in 51 casi (11.1%) è stato necessario impiantare un supporto meccanico di assistenza cardiocircolatorio. Tra le variabili donatore dipendente solo il picco di troponina e un supporto inotropo con noradrenalina hanno rappresentato fattori di prognostici negativi per mortalità intraospedaliera.
Tra gli score di rischio più comunemente utilizzati in ambito internazionale solo il RADIAL score sembrerebbe predire gli outcomes a breve e lungo termine post-trapianto.
Conclusioni
Il donatore ha un forte impatto sulla prognosi dopo il trapianto. Seppur i nostri donatori presentavano un normale profilo di rischio gli attuali score internazionali ad eccezione del RADIAL non sembrerebbero essere predittivi sulla prognosi di questi pazienti. Prossimo obiettivo sarà quello di creare un algoritmo decisionale per la gestione delle donazione basato sulle caratteristiche del donatore in modo da ottimizzare al massimo l’allocazione degli organi cardiaci.
Abstract
Introduzione
Il trapianto cardiaco rimane la terapia di scelta nei pazienti in scompenso cardiaco avanzato. Purtroppo il numero dei donatori rimane molto limitato e non sufficiente a soddisfare il fabbisogno dei pazienti in lista d’attesa. In Italia, la valutazione del singolo donatore è basata su multipli fattori ma non esiste uno standard assoluto che possa predirne l’impatto sugli outcomes dopo l’intervento.
Materiali
L’obiettivo dello studio è stato quello di analizzare i pazienti che hanno ricevuto un trapianto di cuore presso il nostro istituto con particolare riferimento ai donatori, in modo da: (1) valutare l’impatto della donazione sugli outcomes intraospedalieri e sulla sopravvivenza a lungo termine, (2) identificare fattori di rischio del donatore predittivi di mortalità intraospedaliera e disfunzione precoce del graft (3), validare gli attuali score di rischio internazionali sul donatore non ancora utilizzati nella pratica clinica.
Risultati
Dal 2000 sono stato eseguiti 461 trapianti di cuore presso il Policlinico di Sant’Orsola. Una disfunzione precoce d’organo si è verificata in 74 pazienti (16.1%): di questi in 51 casi (11.1%) è stato necessario impiantare un supporto meccanico di assistenza cardiocircolatorio. Tra le variabili donatore dipendente solo il picco di troponina e un supporto inotropo con noradrenalina hanno rappresentato fattori di prognostici negativi per mortalità intraospedaliera.
Tra gli score di rischio più comunemente utilizzati in ambito internazionale solo il RADIAL score sembrerebbe predire gli outcomes a breve e lungo termine post-trapianto.
Conclusioni
Il donatore ha un forte impatto sulla prognosi dopo il trapianto. Seppur i nostri donatori presentavano un normale profilo di rischio gli attuali score internazionali ad eccezione del RADIAL non sembrerebbero essere predittivi sulla prognosi di questi pazienti. Prossimo obiettivo sarà quello di creare un algoritmo decisionale per la gestione delle donazione basato sulle caratteristiche del donatore in modo da ottimizzare al massimo l’allocazione degli organi cardiaci.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Murana, Giacomo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
trapianto, cuore, donatore
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9014
Data di discussione
5 Aprile 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Murana, Giacomo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
trapianto, cuore, donatore
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9014
Data di discussione
5 Aprile 2019
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