Calipa, Stefano
(2019)
Valutazione dell'emostasi mediante tromboelastometria (ROTEM®) durante la rianimazione fluida con amido idrossietilico 130/0,4 (VOLUVEN®) o soluzione salina ipertonica 7,5% in cani con dilatazione/torsione gastrica, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze veterinarie, 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8796.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (3MB)
|
Abstract
Le soluzioni colloidali (ad esempio HES, amido idrossietilico 130/0,4) o cristalloidi (ad esempio HS,
salina ipertonica 7,5%) sono comunemente impiegate nella rianimazione fluida di pazienti critici,
nonostante tali soluzioni siano potenzialmente associate ad alterazioni emostatiche. Lo scopo di
questo studio è quello di valutare l'impatto sull'emostasi della somministrazione di un bolo
endovenoso di HES (10 ml/Kg) o HS (4 ml/Kg) in cani rianimati per dilatazione/torsione gastrica
(GDV). I campioni ematici sono stati raccolti all’ammissione (T0) e al termine del bolo (T1) e
successivamente processati per analisi mediante tromboelastometria (ROTEM) e test coagulativi di
routine (PT, aPTT, fibrinogeno).
Lo studio ha incluso 13 cani nel gruppo HES e 10 cani nel gruppo HS. All’ammissione tutti i cani
hanno presentato tracciati ROTEM classificati come normali, tranne 1/13 cani che è risultato
ipercoagulabile e 2/13 cani che sono risultati ipocoagulabili.
Nel gruppo rianimato mediante HES le differenze statisticamente significative tra T0 e T1 sono state:
aumento di CFT (P=0,046) con riduzione di MCF (P=0,002) nel profilo ex-TEM, diminuzione di
MCF (P=0,012) nel profilo fib-TEM e riduzione del fibrinogeno (P<0,001).
Nel gruppo rianimato mediante HS le differenze statisticamente significative tra T0 e T1 sono state:
aumento di CT (P=0,049) e CFT (P=0,02) con riduzione di MCF (P=0,032) e angolo α (P=0,037) nel
profilo ex-TEM, riduzione dell'angolo α (P=0,036) nel profilo in-TEM, riduzione di MCF (P=0,017)
nel profilo fib-TEM, riduzione di MCE piastrinico (P=0,021), riduzione del fibrinogeno (P=0,028) e
aumento del PT (P=0,004).
Nonostante tali risultati siano indicativi di una tendenza all’ipocoagulabilità, i valori medi delle
variabili ROTEM sono risultate all'interno degli intervalli di riferimento in entrambi i gruppi e tali
alterazioni non sono risultate associate a sanguinamenti clinicamente rilevanti nella nostra
popolazione di studio. Ulteriori studi devono confermare la sicurezza della somministrazione di HES
o HS a dosi incrementali nei cani con GDV.
Abstract
Le soluzioni colloidali (ad esempio HES, amido idrossietilico 130/0,4) o cristalloidi (ad esempio HS,
salina ipertonica 7,5%) sono comunemente impiegate nella rianimazione fluida di pazienti critici,
nonostante tali soluzioni siano potenzialmente associate ad alterazioni emostatiche. Lo scopo di
questo studio è quello di valutare l'impatto sull'emostasi della somministrazione di un bolo
endovenoso di HES (10 ml/Kg) o HS (4 ml/Kg) in cani rianimati per dilatazione/torsione gastrica
(GDV). I campioni ematici sono stati raccolti all’ammissione (T0) e al termine del bolo (T1) e
successivamente processati per analisi mediante tromboelastometria (ROTEM) e test coagulativi di
routine (PT, aPTT, fibrinogeno).
Lo studio ha incluso 13 cani nel gruppo HES e 10 cani nel gruppo HS. All’ammissione tutti i cani
hanno presentato tracciati ROTEM classificati come normali, tranne 1/13 cani che è risultato
ipercoagulabile e 2/13 cani che sono risultati ipocoagulabili.
Nel gruppo rianimato mediante HES le differenze statisticamente significative tra T0 e T1 sono state:
aumento di CFT (P=0,046) con riduzione di MCF (P=0,002) nel profilo ex-TEM, diminuzione di
MCF (P=0,012) nel profilo fib-TEM e riduzione del fibrinogeno (P<0,001).
Nel gruppo rianimato mediante HS le differenze statisticamente significative tra T0 e T1 sono state:
aumento di CT (P=0,049) e CFT (P=0,02) con riduzione di MCF (P=0,032) e angolo α (P=0,037) nel
profilo ex-TEM, riduzione dell'angolo α (P=0,036) nel profilo in-TEM, riduzione di MCF (P=0,017)
nel profilo fib-TEM, riduzione di MCE piastrinico (P=0,021), riduzione del fibrinogeno (P=0,028) e
aumento del PT (P=0,004).
Nonostante tali risultati siano indicativi di una tendenza all’ipocoagulabilità, i valori medi delle
variabili ROTEM sono risultate all'interno degli intervalli di riferimento in entrambi i gruppi e tali
alterazioni non sono risultate associate a sanguinamenti clinicamente rilevanti nella nostra
popolazione di studio. Ulteriori studi devono confermare la sicurezza della somministrazione di HES
o HS a dosi incrementali nei cani con GDV.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Calipa, Stefano
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
coagulazione, emostasi, colloidi, cristalloidi, amido idrossietilico, salina ipertonica, tromboelastometria, GDV
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8796
Data di discussione
20 Marzo 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Calipa, Stefano
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
coagulazione, emostasi, colloidi, cristalloidi, amido idrossietilico, salina ipertonica, tromboelastometria, GDV
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8796
Data di discussione
20 Marzo 2019
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: