Vagnoni, Valerio
(2019)
Utilizzo della Metodica Fusion (RM - Ecografia) nella diagnostica avanzata del carcinoma prostatico: studio prospettico nei pazienti a rischio di tumore, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze cardio nefro toraciche, 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8784.
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Abstract
Obiettivo
Valutare la performance diagnostica di una nuova piattaforma biotica per metodica Fusion (Ecografia e Risonanza Magnetica) in una coorte di pazienti con sospetto clinico di neoplasia prostatica (PCa).
Materiali e Metodi
Sono stati arruolati pazienti con sospetto PCa o con diagnosi di PCa indolente (in Sorveglianza Attiva). I pazienti, sottoposti a Risonanza Magnetica multiparametrica (RMmp), in caso di riscontro di lesione/i sospetta/e, secondo un punteggio standardizzato, sono stati poi sottoposti a Biopsia Prostatica eco-guidata e contestuale biopsia mirata Fusion con almeno 2 prelievi per lesione. Il criterio per definire la presenza di tumore clinicamente significativo (csPCa) era la presenza di un punteggio di Gleason score ≥7 negli specimen bioptici.
Risultati
Dei 305 pazienti arruolati, 279 (91.4%) hanno eseguito una biopsia Fusion. Complessivamente, la detection rate (DR) globale della biopsia Fusion è risultata del 61.3% mentre è risultata del 51.3% per csCaP. La Fusion Biopsy ha mostrato delle DR progressivamente più alte al crescere del PIRADS Score (p<.001); le lesioni risultate positive alla Fusion Biopsy sono risultate di maggior diametro rispetto a quelle negative (mediana: 12 mm vs 10.5 mm; p= 0.0005).
L’analisi relativa al numero dei prelievi ha mostrato una percentuale di prelievi positivi per neoplasia significativamente maggiore nei prelievi con metodica Fusion rispetto a quelli eseguiti con metodica random (p<.0001); inoltre, il numero di prelievi indicativi di csPCa è risultato rispettivamente significativamente maggiore con metodica Fusion (p<.0001). In termini di efficacia, il numero mediano di prelievi mirati per diagnosticare un csPCa è risultato 4 contro 11 necessari in corso di biopsia tradizionale (p<.0001)
Conclusioni
La biopsia mirata con tecnica Fusion ha dimostrato una DR globale complessivamente simile alla biopsia eco-guidata tradizionale sebbene l'incidenza di PCa sia aumentata nei prelievi mirati. Inoltre, nelle re-biopsie, la performance diagnostica della Fusion biopsy è risultata migliore per la diagnosi di csPCa.
Abstract
Obiettivo
Valutare la performance diagnostica di una nuova piattaforma biotica per metodica Fusion (Ecografia e Risonanza Magnetica) in una coorte di pazienti con sospetto clinico di neoplasia prostatica (PCa).
Materiali e Metodi
Sono stati arruolati pazienti con sospetto PCa o con diagnosi di PCa indolente (in Sorveglianza Attiva). I pazienti, sottoposti a Risonanza Magnetica multiparametrica (RMmp), in caso di riscontro di lesione/i sospetta/e, secondo un punteggio standardizzato, sono stati poi sottoposti a Biopsia Prostatica eco-guidata e contestuale biopsia mirata Fusion con almeno 2 prelievi per lesione. Il criterio per definire la presenza di tumore clinicamente significativo (csPCa) era la presenza di un punteggio di Gleason score ≥7 negli specimen bioptici.
Risultati
Dei 305 pazienti arruolati, 279 (91.4%) hanno eseguito una biopsia Fusion. Complessivamente, la detection rate (DR) globale della biopsia Fusion è risultata del 61.3% mentre è risultata del 51.3% per csCaP. La Fusion Biopsy ha mostrato delle DR progressivamente più alte al crescere del PIRADS Score (p<.001); le lesioni risultate positive alla Fusion Biopsy sono risultate di maggior diametro rispetto a quelle negative (mediana: 12 mm vs 10.5 mm; p= 0.0005).
L’analisi relativa al numero dei prelievi ha mostrato una percentuale di prelievi positivi per neoplasia significativamente maggiore nei prelievi con metodica Fusion rispetto a quelli eseguiti con metodica random (p<.0001); inoltre, il numero di prelievi indicativi di csPCa è risultato rispettivamente significativamente maggiore con metodica Fusion (p<.0001). In termini di efficacia, il numero mediano di prelievi mirati per diagnosticare un csPCa è risultato 4 contro 11 necessari in corso di biopsia tradizionale (p<.0001)
Conclusioni
La biopsia mirata con tecnica Fusion ha dimostrato una DR globale complessivamente simile alla biopsia eco-guidata tradizionale sebbene l'incidenza di PCa sia aumentata nei prelievi mirati. Inoltre, nelle re-biopsie, la performance diagnostica della Fusion biopsy è risultata migliore per la diagnosi di csPCa.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Vagnoni, Valerio
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Neoplasia prostatica, biopsia prostatica, Risonanza Magnetica multiparametrica, Fusion biopsy, MR imaging targeted-biopsy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8784
Data di discussione
5 Aprile 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Vagnoni, Valerio
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Neoplasia prostatica, biopsia prostatica, Risonanza Magnetica multiparametrica, Fusion biopsy, MR imaging targeted-biopsy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8784
Data di discussione
5 Aprile 2019
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