Volpato, Francesca
(2018)
L'utilizzo clinico del blinatumomab nella terapia della leucemia linfoblastica acuta: l'esperienza di Bologna, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Oncologia, ematologia e patologia, 30 Ciclo.
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Abstract
La leucemia acuta linfoblastica a cellule B è una patologia rara nell'adulto (insorgenza pari a 1.1/100.000 abitanti) caratterizzata da una pessima prognosi. Risulta definita da tassi di sopravvivenza globale a 5 anni che nonostante gli sviluppi terapeutici negli ultimi due decenni non sono incrementati, con valori di sopravvivenza media del 49% nei pazienti standard-risk e del 24% nei pazienti high-risk. L'utilizzo di anticorpi ingegnerizzati bispecifici BiTE sembra dare risultati promettenti nei pazienti con neoplasie ematologiche.
Nel nostro centro sono stati avviati tre protocolli di trattamento con anticorpo monoclonale bispecifico Blinatumomab comprendenti pazienti con LAL-B in remissione clinica e MDR (malattia minima residua) positiva, pazienti Philadelphia positivi pluri-trattati e ricaduti. In tutti e tre i gruppi i risultati sono stati soddisfacenti ed in linea coi risultati promettenti ottenuti negli studi precedenti avviati dalla casa farmaceutica Amgen. Tale molecola ha delle prospettive future indubbiamente incoraggianti.
Abstract
La leucemia acuta linfoblastica a cellule B è una patologia rara nell'adulto (insorgenza pari a 1.1/100.000 abitanti) caratterizzata da una pessima prognosi. Risulta definita da tassi di sopravvivenza globale a 5 anni che nonostante gli sviluppi terapeutici negli ultimi due decenni non sono incrementati, con valori di sopravvivenza media del 49% nei pazienti standard-risk e del 24% nei pazienti high-risk. L'utilizzo di anticorpi ingegnerizzati bispecifici BiTE sembra dare risultati promettenti nei pazienti con neoplasie ematologiche.
Nel nostro centro sono stati avviati tre protocolli di trattamento con anticorpo monoclonale bispecifico Blinatumomab comprendenti pazienti con LAL-B in remissione clinica e MDR (malattia minima residua) positiva, pazienti Philadelphia positivi pluri-trattati e ricaduti. In tutti e tre i gruppi i risultati sono stati soddisfacenti ed in linea coi risultati promettenti ottenuti negli studi precedenti avviati dalla casa farmaceutica Amgen. Tale molecola ha delle prospettive future indubbiamente incoraggianti.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Volpato, Francesca
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Leucemia linfoblastica acuta
URN:NBN
Data di discussione
9 Maggio 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Volpato, Francesca
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
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Parole chiave
Leucemia linfoblastica acuta
URN:NBN
Data di discussione
9 Maggio 2018
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