Benaglia, Brenda
(2018)
Lo spazio della doula. Produzione di nuove soggettività in una pratica contemporanea di accompagnamento alla maternità, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Storia culture civilta', 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8573.
Documenti full-text disponibili:
Anteprima |
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (2MB)
| Anteprima
|
Abstract
Oggetto della ricerca è l’emergere in Italia della doula, figura non sanitaria che accompagna il percorso di maternità fornendo a donne e famiglie variegate forme di accudimento e rispondendo a un complessivo bisogno di significato e valorizzazione dell’esperienza del diventare madre. Obiettivo generale del lavoro è indagare quale sia lo “spazio della doula” attraverso l’analisi etnografica del graduale affacciarsi di questa figura sul panorama nazionale della nascita attraverso le relazioni che intrattiene con gli altri professionisti del settore e soprattutto con le donne, negli spazi pubblici e in quelli privati. Uno degli obiettivi più specifici è mostrare come l’esperienza incarnata ed emotiva di maternità costituisca un terreno generativo di pratiche che, se autorizzate e sostenute, sono in grado di contribuire a innescare processi virtuosi di empowerment femminile e rafforzare le nascenti soggettività materne spesso isolate in forme di solitudine difficilmente riconoscibili a livello sociale e sospese fra i vuoti strutturali che contraddistinguono i servizi preposti all’accompagnamento alla nascita e alla genitorialità. Lo “spazio della doula” si delinea pertanto nei termini di spazio nel corpo, spazio intersoggettivo nelle relazioni familiari, sociali e di cura, spazio nelle istituzioni e spazio nel dibattito pubblico attorno alla maternità. Racchiude cioè il potenziale di generare nuove forme di accompagnamento alla nascita e contribuire alla produzione culturale delle madri, oltre che di una nuova figura professionale. Le prospettive teorico-metodologiche alla base dello studio sono riconducibili al pensiero femminista, all’antropologia medica, del corpo e delle emozioni, in una cornice informata dallo spirito pubblico che deriva dal mio posizionamento attivo sul campo di ricerca. La produttività del lavoro risiede nella problematizzazione del rapporto tra le rappresentazioni del femminile e della maternità (specie nelle relazioni con emotività, linguaggio, normatività ed emancipazione/soggettivazione femminile e materna), i servizi sanitari e le pratiche di accompagnamento che le doule italiane stanno elaborando.
Abstract
Oggetto della ricerca è l’emergere in Italia della doula, figura non sanitaria che accompagna il percorso di maternità fornendo a donne e famiglie variegate forme di accudimento e rispondendo a un complessivo bisogno di significato e valorizzazione dell’esperienza del diventare madre. Obiettivo generale del lavoro è indagare quale sia lo “spazio della doula” attraverso l’analisi etnografica del graduale affacciarsi di questa figura sul panorama nazionale della nascita attraverso le relazioni che intrattiene con gli altri professionisti del settore e soprattutto con le donne, negli spazi pubblici e in quelli privati. Uno degli obiettivi più specifici è mostrare come l’esperienza incarnata ed emotiva di maternità costituisca un terreno generativo di pratiche che, se autorizzate e sostenute, sono in grado di contribuire a innescare processi virtuosi di empowerment femminile e rafforzare le nascenti soggettività materne spesso isolate in forme di solitudine difficilmente riconoscibili a livello sociale e sospese fra i vuoti strutturali che contraddistinguono i servizi preposti all’accompagnamento alla nascita e alla genitorialità. Lo “spazio della doula” si delinea pertanto nei termini di spazio nel corpo, spazio intersoggettivo nelle relazioni familiari, sociali e di cura, spazio nelle istituzioni e spazio nel dibattito pubblico attorno alla maternità. Racchiude cioè il potenziale di generare nuove forme di accompagnamento alla nascita e contribuire alla produzione culturale delle madri, oltre che di una nuova figura professionale. Le prospettive teorico-metodologiche alla base dello studio sono riconducibili al pensiero femminista, all’antropologia medica, del corpo e delle emozioni, in una cornice informata dallo spirito pubblico che deriva dal mio posizionamento attivo sul campo di ricerca. La produttività del lavoro risiede nella problematizzazione del rapporto tra le rappresentazioni del femminile e della maternità (specie nelle relazioni con emotività, linguaggio, normatività ed emancipazione/soggettivazione femminile e materna), i servizi sanitari e le pratiche di accompagnamento che le doule italiane stanno elaborando.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Benaglia, Brenda
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
birth, doulas, medical anthropology, feminism, Italy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8573
Data di discussione
14 Maggio 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Benaglia, Brenda
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
birth, doulas, medical anthropology, feminism, Italy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8573
Data di discussione
14 Maggio 2018
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: