Differenti gradi di ipotermia associati alla perfusione cerebrale selettiva anterograda (ASCP) e strategie di cannulazione, nella chirurgia dell'arco aortico: quale impatto sugli outcomes?

Pantaleo, Antonio (2018) Differenti gradi di ipotermia associati alla perfusione cerebrale selettiva anterograda (ASCP) e strategie di cannulazione, nella chirurgia dell'arco aortico: quale impatto sugli outcomes?, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze cardio nefro toraciche, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8465.
Documenti full-text disponibili:
[img]
Anteprima
Documento PDF (Italiano) - Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (19MB) | Anteprima

Abstract

Obiettivi:La perfusione cerebrale selettiva anterograda(ASCP),è ritenuta la migliore metodica di protezione del sistema nervoso nella chirurgia dell'arco aortico.Restano da definire i livelli di ipotermia per un’adeguata protezione viscerale e cerebrale.Lo scopo dello studio è quello di valutare l’outcome dei pazienti sottoposti a questo tipo di chirurgia,per stabilire se il grado di ipotermia sia un fattore che influenza lo sviluppo di complicanze e la mortalità.Inoltre,è stata valutata un’eventuale relazione tra le complicanze neurologiche,la mortalità ed i siti di cannulazione utilizzati. Metodi:Tra novembre 1996 e novembre 2016, 566 pazienti sono stati sottoposti a chirurgia elettiva dell'arco aortico utilizzando l’ASCP ed una cannulazione arteriosa di tipo anterogrado o retrogrado.I pazienti sono stati divisi in due gruppi in base al grado d’ipotermia.Successivamente, all’interno dei due gruppi sono stati individuati due sottogruppi in base alla cannulazione (anterograda e retrograda). La creatinina,le transaminasi e la bilirubina sono state esaminate pre-operatoriamente e post-operatoriamente per valutare un eventuale danno viscerale. Risultati:Quattrocentocinquantotto pazienti sono stati arruolati nello studio,302(66%) nel gruppo A(temperatura nasofaringea≤25°C),e 156(34%) nel gruppo B(temperatura nasofaringea>25°C).La mortalità intraospedaliera è stata del 3.8% nel gruppo B e del 9.9% nel gruppo A(p=0.02).Le complicanze neurologiche postoperatorie,sono state nel gruppo A rispetto al gruppo B: PND(5.3vs3.2%),TND(9.6vs8.3%),(p=NS).Sessanta pazienti hanno manifestato una disfunzione renale postoperatoria con maggiore incidenza nel gruppo A rispetto al gruppo B(15.6vs8.3%) (p=0.03). Riguardo le cannulazioni: gruppo A(192 anterograde e 110 retrograde),gruppo B(119 anterograde e 37 retrograde)con un’incidenza di complicanze neurologiche del 5.7%vs4.6%(p=NS) nel gruppo A e del 3.3%vs2.7%(p=NS) nel gruppo B e di mortalità del 9.9%vs10%(p=NS) nel gruppo A e del 4.2vs2.7%(p=NS) nel gruppo B. Conclusioni:L’ipotermia moderata ad una temperatura>25°C,associata all’ASCP nella chirurgia dell’arco aortico,risulta essere maggiormente efficace dell’ipotermia profonda per la protezione d’organo,con minore incidenza di complicanze viscerali e di mortalità.Differenti siti di cannulazione sono associati a risultati simili,quindi la strategia di cannulazione dipende principalmente dal caso trattato.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pantaleo, Antonio
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Ipotermia, protezione cerebrale, protezione viscerale, chirurgia dell’arco aortico, strategie di cannulazione.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8465
Data di discussione
4 Maggio 2018
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza la tesi

^