Orlandi, Serena
(2018)
Architettura moderna in Colombia e contributo europeo: opportunità di un incontro culturale. Analisi critica dell'opera dell'architetto italiano Bruno Violi a Bogotá, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Architettura, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8334.
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Abstract
L’affermazione delle idee e della pratica dell’architettura moderna in Colombia, intorno agli anni trenta, contarono sull’apporto di architetti ed ingegneri europei, arrivati nel paese in diverse circostanze, che insieme a professionisti colombiani, formatisi negli Stati Uniti e in Europa, costituirono un gruppo di avanguardia che guidò il cambio di direzione in architettura e urbanistica. Una svolta che ricevette supporto dalla rivista “Proa”, attraverso le esperienze della sezione Edifici Nazionali del Ministero delle Opere Pubbliche e grazie all’insegnamento dell’Architettura, con la creazione della prima Facoltà all’Università Nazionale nel 1936. E’ inoltre importante ricordare la visita di Le Corbusier del 1947. Invitato per tenere alcune conferenze e iniziare le trattative per il progetto di un Piano per la città, fu accolto con entusiasmo dagli studenti della Nazionale: il suo pensiero era ben noto nell’ambiente accademico e la sua presenza fu considerata come il battesimo della nascente architettura moderna. Partendo dalla comprensione di tale quadro generale, la tesi si propone di approfondire in che modo si relazionarono contributo europeo e contesto colombiano, attraverso l’analisi dell’opera di un “immigrante” che fu tra i principali interpreti del processo di affermazione dell’architettura moderna in Colombia: l’architetto italiano Bruno Violi (Milano, 1909-Bogotá, 1971). L’opera che realizzò può essere considerata un caso significativo dell’apporto che professionisti europei presenti in Sud-America diedero alla modernità in architettura. Ciò che rende rilevante lo studio della sua opera è la forma trasversale con la quale prese parte a tale processo, conciliando il suo bagaglio di esperienze europee con l’ambiente colombiano, in particolare della città di Bogotá, dove trascorse quasi la metà della sua vita. Qui partecipò al dibattito sull’architettura moderna; realizzò una grande quantità di opere, lasciando in eredità un importante patrimonio; prese parte alla formazione di alcuni dei più importanti architetti colombiani di epoca moderna.
Abstract
L’affermazione delle idee e della pratica dell’architettura moderna in Colombia, intorno agli anni trenta, contarono sull’apporto di architetti ed ingegneri europei, arrivati nel paese in diverse circostanze, che insieme a professionisti colombiani, formatisi negli Stati Uniti e in Europa, costituirono un gruppo di avanguardia che guidò il cambio di direzione in architettura e urbanistica. Una svolta che ricevette supporto dalla rivista “Proa”, attraverso le esperienze della sezione Edifici Nazionali del Ministero delle Opere Pubbliche e grazie all’insegnamento dell’Architettura, con la creazione della prima Facoltà all’Università Nazionale nel 1936. E’ inoltre importante ricordare la visita di Le Corbusier del 1947. Invitato per tenere alcune conferenze e iniziare le trattative per il progetto di un Piano per la città, fu accolto con entusiasmo dagli studenti della Nazionale: il suo pensiero era ben noto nell’ambiente accademico e la sua presenza fu considerata come il battesimo della nascente architettura moderna. Partendo dalla comprensione di tale quadro generale, la tesi si propone di approfondire in che modo si relazionarono contributo europeo e contesto colombiano, attraverso l’analisi dell’opera di un “immigrante” che fu tra i principali interpreti del processo di affermazione dell’architettura moderna in Colombia: l’architetto italiano Bruno Violi (Milano, 1909-Bogotá, 1971). L’opera che realizzò può essere considerata un caso significativo dell’apporto che professionisti europei presenti in Sud-America diedero alla modernità in architettura. Ciò che rende rilevante lo studio della sua opera è la forma trasversale con la quale prese parte a tale processo, conciliando il suo bagaglio di esperienze europee con l’ambiente colombiano, in particolare della città di Bogotá, dove trascorse quasi la metà della sua vita. Qui partecipò al dibattito sull’architettura moderna; realizzò una grande quantità di opere, lasciando in eredità un importante patrimonio; prese parte alla formazione di alcuni dei più importanti architetti colombiani di epoca moderna.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Orlandi, Serena
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Architettura Moderna in Colombia, Architettura Colombiana, Colombia, Bogotá, Bruno Violi, Composizione Architettonica, Casa Shaio, Seconda Residenza Violi della Carrera 2e, Edificio Volkswagen, Edificio Quintana, Analisi
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8334
Data di discussione
19 Aprile 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Orlandi, Serena
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Architettura Moderna in Colombia, Architettura Colombiana, Colombia, Bogotá, Bruno Violi, Composizione Architettonica, Casa Shaio, Seconda Residenza Violi della Carrera 2e, Edificio Volkswagen, Edificio Quintana, Analisi
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8334
Data di discussione
19 Aprile 2018
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