Centamore, Giuseppe
(2017)
Abuso del processo, abuso di strumenti processuli e Abuse of Process Doctrine: una comparazione al crocevia fra legalità formale e sostanziale, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Istituzioni e mercati, diritti e tutele, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8225.
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Abstract
La tesi affronta il tema dell’abuso del processo all’interno del sistema penale italiano, tentando una ricostruzione che, muovendo dal piano interno, adotta come ulteriori punti di riferimento l’indagine comparatistica (in particolare, diretta verso il sistema anglosassone) e l’analisi sintetica della nozione di Abuse of Right a livello sovranazionale (più nello specifico, con riguardo alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). Da una ricognizione dello scenario maturato nel sistema interno, si tenta di tracciare una delimitazione dei connotati della categoria dogmatica in oggetto (attraverso l’analisi, in particolare, della pronuncia della Suprema Corte (Sez. un., 29 settembre 2011 (dep. 10.1.2012) n. 155, Rossi). Si prosegue con lo studio comparatistico: il sistema preso a modello è quello anglo-gallese, con uno studio diretto ad evidenziare punti di divergenza e, al contempo, l’esistenza di tratti comuni che possano consentire un’eventuale mutuazione delle soluzioni adottate in quella sede. Si procede con la ricognizione del panorama normativo ed interpretativo sovranazionale in materia: i summenzionati testi legislativi rendono contezza del radicamento di tale categoria anche a tale livello, palesando concretamente l’idea della necessità di un adeguamento interno in materia. Le riflessioni finali convergono in una critica delle impostazioni giurisprudenziali emerse nell’ordinamento italiano e dei limiti dell’inquadramento offerto, nonché dell’incapacità della categoria dogmatica così elaborata di offrire adeguate soluzioni ai reali generati dall’abuso del processo; donde la necessità di pervenire alla prospettazione di un diverso paradigma della nozione, secondo una ricostruzione che, pur non negando l’essenzialità del principio di stretta legalità in ambito processuale, ne concepirebbe un temperamento, con l’ipotesi di una elaborazione per via interpretativa di una clausola generale di divieto di abuso, diretta ad offrire una risposta sia agli eventuali comportamenti scorretti dell’accusa (capaci di minare alla radice le garanzie della difesa), sia a quelli dell’imputato.
Abstract
La tesi affronta il tema dell’abuso del processo all’interno del sistema penale italiano, tentando una ricostruzione che, muovendo dal piano interno, adotta come ulteriori punti di riferimento l’indagine comparatistica (in particolare, diretta verso il sistema anglosassone) e l’analisi sintetica della nozione di Abuse of Right a livello sovranazionale (più nello specifico, con riguardo alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). Da una ricognizione dello scenario maturato nel sistema interno, si tenta di tracciare una delimitazione dei connotati della categoria dogmatica in oggetto (attraverso l’analisi, in particolare, della pronuncia della Suprema Corte (Sez. un., 29 settembre 2011 (dep. 10.1.2012) n. 155, Rossi). Si prosegue con lo studio comparatistico: il sistema preso a modello è quello anglo-gallese, con uno studio diretto ad evidenziare punti di divergenza e, al contempo, l’esistenza di tratti comuni che possano consentire un’eventuale mutuazione delle soluzioni adottate in quella sede. Si procede con la ricognizione del panorama normativo ed interpretativo sovranazionale in materia: i summenzionati testi legislativi rendono contezza del radicamento di tale categoria anche a tale livello, palesando concretamente l’idea della necessità di un adeguamento interno in materia. Le riflessioni finali convergono in una critica delle impostazioni giurisprudenziali emerse nell’ordinamento italiano e dei limiti dell’inquadramento offerto, nonché dell’incapacità della categoria dogmatica così elaborata di offrire adeguate soluzioni ai reali generati dall’abuso del processo; donde la necessità di pervenire alla prospettazione di un diverso paradigma della nozione, secondo una ricostruzione che, pur non negando l’essenzialità del principio di stretta legalità in ambito processuale, ne concepirebbe un temperamento, con l’ipotesi di una elaborazione per via interpretativa di una clausola generale di divieto di abuso, diretta ad offrire una risposta sia agli eventuali comportamenti scorretti dell’accusa (capaci di minare alla radice le garanzie della difesa), sia a quelli dell’imputato.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Centamore, Giuseppe
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Abuso del processo, Abuse of Process Doctrine, legalità processuale, invalidità processuali penali
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8225
Data di discussione
15 Settembre 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Centamore, Giuseppe
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Abuso del processo, Abuse of Process Doctrine, legalità processuale, invalidità processuali penali
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8225
Data di discussione
15 Settembre 2017
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