Grassi Leonardi, Giulia
(2017)
Architetture fortificate e terremoto. Influenza delle tecniche costruttive sui meccanismi di danno., [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Architettura, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8107.
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Abstract
L’obiettivo dello studio condotto è rappresentato dall’individuazione dei rapporti intercorrenti tra le caratteristiche morfologico-costruttive, lo sciame sismico ed i cinematismi di danno innescati dal terremoto in Emilia del 2012, in alcune strutture fortificate. Come primo step si è provveduto a inquadrare da un punto di vista geografico e sismologico l’area di interesse. Successivamente sono state analizzate la forma e l’evoluzione storica dei manufatti fortificati, sono stati realizzati sopralluoghi e rilievi fotografici, al fine di constatarne i caratteri morfologico-costruttivi principali e poter suddividere le fabbriche storiche in macro gruppi aventi caratteristiche simili. Questa macro-catalogazione ha permesso di individuare tra tredici fortificazioni precedentemente selezionate, le cinque rocche che costituiscono i casi di approfondimento. I sopralluoghi effettuati presso i tredici edifici hanno permesso di individuare i cinematismi di danno innescatisi. I meccanismi di danno rilevati sono stati successivamente catalogati in un apposito abaco. Relativamente a soli cinque casi di studio, sono stati studiati dettagliatamente i cinematismi di danno, suddividendoli secondo i vari elementi architettonici interessati. Dallo studio è emerso che ogni cinematismo non è stato provocato da una sola causa, ma da varie motivazioni, combinate fra loro in modi diversi. Fra di esse le più importanti sono: le trasformazioni diacroniche dei manufatti, la posizione reciproca degli elementi architettonici all’interno del medesimo complesso fortificato, i vizi costruttivi intrinseci, come ad esempio negli elementi murari pieni, la mancanza di connessioni tra i vari livelli, la scarsa qualità dei materiali utilizzati, l’incompatibilità di alcuni interventi di restauro realizzati nel XX sec. e i rapporti tra i manufatti presi in considerazione e le peculiarità dell’ambiente limitrofo, come l’alto tasso di umidità per risalita capillare favorito dalla presenza di falde acquifere non troppo profonde. Inoltre le caratteristiche dello sciame sismico hanno influenzato notevolmente le tipologie di danno rilevate.
Abstract
L’obiettivo dello studio condotto è rappresentato dall’individuazione dei rapporti intercorrenti tra le caratteristiche morfologico-costruttive, lo sciame sismico ed i cinematismi di danno innescati dal terremoto in Emilia del 2012, in alcune strutture fortificate. Come primo step si è provveduto a inquadrare da un punto di vista geografico e sismologico l’area di interesse. Successivamente sono state analizzate la forma e l’evoluzione storica dei manufatti fortificati, sono stati realizzati sopralluoghi e rilievi fotografici, al fine di constatarne i caratteri morfologico-costruttivi principali e poter suddividere le fabbriche storiche in macro gruppi aventi caratteristiche simili. Questa macro-catalogazione ha permesso di individuare tra tredici fortificazioni precedentemente selezionate, le cinque rocche che costituiscono i casi di approfondimento. I sopralluoghi effettuati presso i tredici edifici hanno permesso di individuare i cinematismi di danno innescatisi. I meccanismi di danno rilevati sono stati successivamente catalogati in un apposito abaco. Relativamente a soli cinque casi di studio, sono stati studiati dettagliatamente i cinematismi di danno, suddividendoli secondo i vari elementi architettonici interessati. Dallo studio è emerso che ogni cinematismo non è stato provocato da una sola causa, ma da varie motivazioni, combinate fra loro in modi diversi. Fra di esse le più importanti sono: le trasformazioni diacroniche dei manufatti, la posizione reciproca degli elementi architettonici all’interno del medesimo complesso fortificato, i vizi costruttivi intrinseci, come ad esempio negli elementi murari pieni, la mancanza di connessioni tra i vari livelli, la scarsa qualità dei materiali utilizzati, l’incompatibilità di alcuni interventi di restauro realizzati nel XX sec. e i rapporti tra i manufatti presi in considerazione e le peculiarità dell’ambiente limitrofo, come l’alto tasso di umidità per risalita capillare favorito dalla presenza di falde acquifere non troppo profonde. Inoltre le caratteristiche dello sciame sismico hanno influenzato notevolmente le tipologie di danno rilevate.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Grassi Leonardi, Giulia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Ingegneria civile ed architettura
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Rocche, Terremoto, Strutture fortificate, Emilia, Tecniche costruttive, Meccannismi di danno, Cinematismi, Quadro fessurativo, Morfologia, Normativa antisismica, Abaco, Elementi architettonici, Schede di sintesi, Vulnerabilità, Materiali, Dissesti, Muratura, Consolidamento, Sisma, Edifici difensivi
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8107
Data di discussione
7 Giugno 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Grassi Leonardi, Giulia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Ingegneria civile ed architettura
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Rocche, Terremoto, Strutture fortificate, Emilia, Tecniche costruttive, Meccannismi di danno, Cinematismi, Quadro fessurativo, Morfologia, Normativa antisismica, Abaco, Elementi architettonici, Schede di sintesi, Vulnerabilità, Materiali, Dissesti, Muratura, Consolidamento, Sisma, Edifici difensivi
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8107
Data di discussione
7 Giugno 2017
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