Magazzeni, Loredana
(2017)
Operaie della penna. Donne e produzione educativo-scolastica tra Otto e Novecento, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze pedagogiche, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7992.
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Abstract
La ricerca indaga la presenza e l’opera di scrittrici italiane minori e poco visibili nel canone della scrittura educativo-letteraria fra Otto e Novecento, con una produzione editoriale letteraria rivolta alle scuole o ad un pubblico prevalentemente femminile. Essa si articola in tre parti, più una sezione introduttiva, in cui vengono analizzati i dati relativi a un campione di 277 autrici (definite scolastiche, non scolastiche, miste) preso come significativo di una realtà diffusa a livello nazionale. Nella prima parte della ricerca, dal titolo “Le idee”, si evidenziano le diverse posizioni teoriche di alcune docenti all’interno della “questione femminile” nel corso dell’Ottocento, seguendo l’evoluzione delle teorie dell’educazione femminile che procedono di pari passo con il dibattito per l’allargamento dei diritti civili alle donne, e che ha il suo punto di maggiore avanzamento nel Congresso Nazionale delle Donne di Roma del 1908. Nella seconda parte, “I testi”, vengono esaminati alcuni manuali scolastici (come quelli di Colombini, Pozzoli, Morandi, Vertua, Baccini), dal punto di vista letterario e di pratiche paratestuali, fra cui le dediche, che valorizzano genealogie femminili. Nella terza parte, “Le reti”, si analizzano tre esempi di progettazione e coordinamento di opere femminili in rete (da Gualberta Beccari, Emma Tettoni, Emma Boghen Conigliani). La metodologia gender sensitive ha seguito un percorso indiziario, volto al reperimento di documenti, come lettere, opuscoli, conferenze, discorsi, recite scolastiche, saggi letterari poiché, secondo le indicazioni delle Annales (Aries, Duby, Lett, Ginzburg), riprese dalla storiografia dell’educazione, è importante partire nella ricerca proprio dalle micronarrazioni, dalle microstorie, dall’irrompere del quotidiano e delle vite ordinarie femminili nella grande storia politica, come in una black box of schooling, con una motivazione etica e democratica, mirata a uno spostamento di sguardo sulle dimensioni territoriali, locali, sulle omissioni e sulla rilevanza delle fonti e delle testimonianze private nella grande storia e nella storia sociale.
Abstract
La ricerca indaga la presenza e l’opera di scrittrici italiane minori e poco visibili nel canone della scrittura educativo-letteraria fra Otto e Novecento, con una produzione editoriale letteraria rivolta alle scuole o ad un pubblico prevalentemente femminile. Essa si articola in tre parti, più una sezione introduttiva, in cui vengono analizzati i dati relativi a un campione di 277 autrici (definite scolastiche, non scolastiche, miste) preso come significativo di una realtà diffusa a livello nazionale. Nella prima parte della ricerca, dal titolo “Le idee”, si evidenziano le diverse posizioni teoriche di alcune docenti all’interno della “questione femminile” nel corso dell’Ottocento, seguendo l’evoluzione delle teorie dell’educazione femminile che procedono di pari passo con il dibattito per l’allargamento dei diritti civili alle donne, e che ha il suo punto di maggiore avanzamento nel Congresso Nazionale delle Donne di Roma del 1908. Nella seconda parte, “I testi”, vengono esaminati alcuni manuali scolastici (come quelli di Colombini, Pozzoli, Morandi, Vertua, Baccini), dal punto di vista letterario e di pratiche paratestuali, fra cui le dediche, che valorizzano genealogie femminili. Nella terza parte, “Le reti”, si analizzano tre esempi di progettazione e coordinamento di opere femminili in rete (da Gualberta Beccari, Emma Tettoni, Emma Boghen Conigliani). La metodologia gender sensitive ha seguito un percorso indiziario, volto al reperimento di documenti, come lettere, opuscoli, conferenze, discorsi, recite scolastiche, saggi letterari poiché, secondo le indicazioni delle Annales (Aries, Duby, Lett, Ginzburg), riprese dalla storiografia dell’educazione, è importante partire nella ricerca proprio dalle micronarrazioni, dalle microstorie, dall’irrompere del quotidiano e delle vite ordinarie femminili nella grande storia politica, come in una black box of schooling, con una motivazione etica e democratica, mirata a uno spostamento di sguardo sulle dimensioni territoriali, locali, sulle omissioni e sulla rilevanza delle fonti e delle testimonianze private nella grande storia e nella storia sociale.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Magazzeni, Loredana
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Docenti-scrittrici; scrittrici di manuali scolastici femminili; educazione femminile nell’Ottocento e nel Novecento; reti di rapporti femminili.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7992
Data di discussione
30 Maggio 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Magazzeni, Loredana
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Docenti-scrittrici; scrittrici di manuali scolastici femminili; educazione femminile nell’Ottocento e nel Novecento; reti di rapporti femminili.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7992
Data di discussione
30 Maggio 2017
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