Flamigni, Mattia
(2017)
«To make complete purification of the University»? La fallita epurazione dei professori universitari tra volontà politica e spirito corporativo (1943-1948), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Storia culture civilta', 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7887.
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Abstract
La tesi tratta dell’epurazione avvenuta all’interno del mondo universitario italiano dopo la caduta del fascismo. In essa si analizzano sia le misure adottate dagli Alleati, attraverso il Governo Militare e la Commissione di Controllo che avevano istituito per amministrare i territori occupati, sia i procedimenti di epurazione diretti dagli organismi italiani, fino alle leggi del 1948-49 che consentirono il ritorno in cattedra a quasi tutti gli epurati. Infatti, nonostante la grande profusione di energie che aveva portato in un primo tempo all’allontanamento di 177 professori, ridotti poi a 50 dopo il benevolo esame dei giudici italiani, dal 1946 il governo De Gasperi si impegnò a favorire il rientro in servizio di tutti gli epurati, secondo una precisa volontà politica di perdono e pacificazione. Non manca una disamina sulle reazioni interne alla casta accademica, che configurano nel complesso una chiusura nei confronti dell’epurazione, rivelando un marcato spirito di corpo. Alla fine del processo, escludendo i docenti deceduti nel frattempo, furono solamente 11 quelli che non tornarono più in servizio. È inoltre presente, in appendice alla tesi, una raccolta di schede relative ai casi di 197 professori di ruolo, in cui si ricostruisce individualmente l’iter dei procedimenti di epurazione.
Abstract
La tesi tratta dell’epurazione avvenuta all’interno del mondo universitario italiano dopo la caduta del fascismo. In essa si analizzano sia le misure adottate dagli Alleati, attraverso il Governo Militare e la Commissione di Controllo che avevano istituito per amministrare i territori occupati, sia i procedimenti di epurazione diretti dagli organismi italiani, fino alle leggi del 1948-49 che consentirono il ritorno in cattedra a quasi tutti gli epurati. Infatti, nonostante la grande profusione di energie che aveva portato in un primo tempo all’allontanamento di 177 professori, ridotti poi a 50 dopo il benevolo esame dei giudici italiani, dal 1946 il governo De Gasperi si impegnò a favorire il rientro in servizio di tutti gli epurati, secondo una precisa volontà politica di perdono e pacificazione. Non manca una disamina sulle reazioni interne alla casta accademica, che configurano nel complesso una chiusura nei confronti dell’epurazione, rivelando un marcato spirito di corpo. Alla fine del processo, escludendo i docenti deceduti nel frattempo, furono solamente 11 quelli che non tornarono più in servizio. È inoltre presente, in appendice alla tesi, una raccolta di schede relative ai casi di 197 professori di ruolo, in cui si ricostruisce individualmente l’iter dei procedimenti di epurazione.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Flamigni, Mattia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Epurazione; Defascistizzazione; Università; Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo; Secondo dopoguerra; Allied Military Government; Allied Control Commission
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7887
Data di discussione
9 Giugno 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Flamigni, Mattia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Epurazione; Defascistizzazione; Università; Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo; Secondo dopoguerra; Allied Military Government; Allied Control Commission
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7887
Data di discussione
9 Giugno 2017
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