Natali, Karma
(2016)
La Tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Istituzioni e mercati, diritti e tutele, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7718.
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Abstract
Il lavoro si occupa di descrivere lo stato dell’arte in materia di tutela dei diritti dei detenuti così come risultante dalle recenti novazioni recate dal d.l. 23 dicembre 2013, n. 146 (convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 10). Il tema è quello del «reclamo giurisdizionale», uno strumento al contempo atteso e controverso, al quale è affidato un compito scomodo: saldare il debito di giurisdizionalità che l’ordinamento aveva ormai da troppo tempo nei confronti dei diritti dei detenuti. Due le prospettive di analisi. La prima parte è dedicata all’individuazione delle posizioni giuridiche concretamente tutelabili dal rimedio di cui al combinato disposto agli artt. 35-bis e 69 comma 6 ord. penit., mentre la seconda si preoccupa di analizzare l’aspetto dinamico: dall’indagine sull’oggetto del reclamo si passerà alle modalità attraverso cui detenuti e internati possono farlo valere. Il risultato è la fotografia di un ordinamento che soffre dei contraccolpi segnati da anni di maldestra politica penitenziaria e dall’assenza di un legislatore consapevole, che trova negli influssi sovranazionali l’unico vero impulso per i progressi in materia di tutela dei diritti dei detenuti.
Abstract
Il lavoro si occupa di descrivere lo stato dell’arte in materia di tutela dei diritti dei detenuti così come risultante dalle recenti novazioni recate dal d.l. 23 dicembre 2013, n. 146 (convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 10). Il tema è quello del «reclamo giurisdizionale», uno strumento al contempo atteso e controverso, al quale è affidato un compito scomodo: saldare il debito di giurisdizionalità che l’ordinamento aveva ormai da troppo tempo nei confronti dei diritti dei detenuti. Due le prospettive di analisi. La prima parte è dedicata all’individuazione delle posizioni giuridiche concretamente tutelabili dal rimedio di cui al combinato disposto agli artt. 35-bis e 69 comma 6 ord. penit., mentre la seconda si preoccupa di analizzare l’aspetto dinamico: dall’indagine sull’oggetto del reclamo si passerà alle modalità attraverso cui detenuti e internati possono farlo valere. Il risultato è la fotografia di un ordinamento che soffre dei contraccolpi segnati da anni di maldestra politica penitenziaria e dall’assenza di un legislatore consapevole, che trova negli influssi sovranazionali l’unico vero impulso per i progressi in materia di tutela dei diritti dei detenuti.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Natali, Karma
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze giuridiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
detenuti; diritti; carcere; tutela; reclamo; esecuzione; ordinamento penitenziario; art. 35-bis ord. penit.; art. 69 comma 6 ord. penit.; reclamo disciplinare; condizioni detentive; magistratura di sorveglianza.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7718
Data di discussione
12 Settembre 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Natali, Karma
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze giuridiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
detenuti; diritti; carcere; tutela; reclamo; esecuzione; ordinamento penitenziario; art. 35-bis ord. penit.; art. 69 comma 6 ord. penit.; reclamo disciplinare; condizioni detentive; magistratura di sorveglianza.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7718
Data di discussione
12 Settembre 2016
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