Vaccari, Manuela
(2016)
"Io dico com'e iniziata questa storia". Le parole che "agiscono" in due centri pubblici per la mediazione sociale e dei conflitti., [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze pedagogiche, 27 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7285.
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Abstract
Questa ricerca si occupa delle pratiche di lavoro, in quanto pratiche eminentemente linguistiche, dei mediatori che prestano servizio presso due Centri per la Mediazione Sociale e dei Conflitti. Essa è nata dall’interesse per la «agentività del linguaggio» (Duranti, 2004) nei contesti educativi coniugato con la convinzione che i conflitti sociali richiedono un nuovo ed urgente impegno di riflessione da parte delle scienze dell’educazione (Contini e Genovese, 1997; Zannoni, 2012). La maggior parte degli studi esistenti sulla mediazione sono stati condotti con approcci di ricerca che ne ignorano gli aspetti interazionali-linguistici e che trattano la mediazione come se fosse una «scatola nera» (Garcia, 2000). Scopo della ricerca è stato aprire la scatola nera e indagare «le azioni discorsive incarnate» (Goodwin, C.,1979, 1994, 2000) attraverso cui la mediazione è effettivamente realizzata dai membri nei loro corsi pratici di azione. Lo studio - di tipo etnografico - è stato condotto utilizzando sia l’osservazione partecipante che la video-registrazione di alcuni specifici eventi comunicativi (Hymes, 1974) selezionati quali unità di raccolta nella fase esplorativa del fieldwork: i momenti che i mediatori dedicano alla discussione dei casi di conflitto. Sul piano metodologico l’incrocio tra le conoscenze etnografiche relative al contesto e i dati che emergono grazie all’Analisi della Conversazione è stato necessario per comprendere il ruolo cruciale del linguaggio nelle pratiche di lavoro dei mediatori e il suo impatto sui relativi esiti. A partire dalla posizione epistemologica implicata dalla pedagogia fenomenologica, (Bertolini, 1988; Caronia, 2011) la ricerca propone una descrizione interpretativa di pratiche di lavoro che -sotto la lente d’ingrandimento dell’analisi- mostrano le loro implicazioni e conseguenze oltre a quanto è immediatamente visibile. Da questo punto di vista, si colloca in quel versante di ricerche pedagogiche che hanno come obiettivo la promozione dell’accountability istituzionale e la diffusione dei processi di autocorrezione nelle organizzazioni.
Abstract
Questa ricerca si occupa delle pratiche di lavoro, in quanto pratiche eminentemente linguistiche, dei mediatori che prestano servizio presso due Centri per la Mediazione Sociale e dei Conflitti. Essa è nata dall’interesse per la «agentività del linguaggio» (Duranti, 2004) nei contesti educativi coniugato con la convinzione che i conflitti sociali richiedono un nuovo ed urgente impegno di riflessione da parte delle scienze dell’educazione (Contini e Genovese, 1997; Zannoni, 2012). La maggior parte degli studi esistenti sulla mediazione sono stati condotti con approcci di ricerca che ne ignorano gli aspetti interazionali-linguistici e che trattano la mediazione come se fosse una «scatola nera» (Garcia, 2000). Scopo della ricerca è stato aprire la scatola nera e indagare «le azioni discorsive incarnate» (Goodwin, C.,1979, 1994, 2000) attraverso cui la mediazione è effettivamente realizzata dai membri nei loro corsi pratici di azione. Lo studio - di tipo etnografico - è stato condotto utilizzando sia l’osservazione partecipante che la video-registrazione di alcuni specifici eventi comunicativi (Hymes, 1974) selezionati quali unità di raccolta nella fase esplorativa del fieldwork: i momenti che i mediatori dedicano alla discussione dei casi di conflitto. Sul piano metodologico l’incrocio tra le conoscenze etnografiche relative al contesto e i dati che emergono grazie all’Analisi della Conversazione è stato necessario per comprendere il ruolo cruciale del linguaggio nelle pratiche di lavoro dei mediatori e il suo impatto sui relativi esiti. A partire dalla posizione epistemologica implicata dalla pedagogia fenomenologica, (Bertolini, 1988; Caronia, 2011) la ricerca propone una descrizione interpretativa di pratiche di lavoro che -sotto la lente d’ingrandimento dell’analisi- mostrano le loro implicazioni e conseguenze oltre a quanto è immediatamente visibile. Da questo punto di vista, si colloca in quel versante di ricerche pedagogiche che hanno come obiettivo la promozione dell’accountability istituzionale e la diffusione dei processi di autocorrezione nelle organizzazioni.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Vaccari, Manuela
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
27
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Linguaggio, interazione, cultura, mediazione sociale e dei conflitti, etnografia, Analisi della Conversazione.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7285
Data di discussione
9 Maggio 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Vaccari, Manuela
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
27
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Linguaggio, interazione, cultura, mediazione sociale e dei conflitti, etnografia, Analisi della Conversazione.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7285
Data di discussione
9 Maggio 2016
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