Bruno, Luigi
(2014)
Paleosol-based stratigraphy of late Quaternary deposits from the Po basin, between Bologna and the Po river (Northern Italy), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze della terra, 26 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/6495.
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Abstract
Le indagini stratigrafiche condotte in Italia e nel mondo negli ultimi decenni testimoniano un crescente interesse per i depositi quaternari e per l’influenza esercitata dalle variazioni climatiche sulla loro architettura.
Questa tesi di dottorato si occupa della ricostruzione stratigrafica a scala millenaria dei depositi tardo-pleistocenici e olocenici del Bacino Padano, tra Bologna e il Fiume Po, basata sulla correlazione a scala regionale di orizzonti pedogenizzati lateralmente estesi e persistenti. Lungi dal voler caratterizzare i paleosuoli da un punto di vista mineralogico e geochimico, questo lavoro si focalizza sul significato di questi orizzonti in termini di stratigrafia fisica.
Nel sottosuolo della città di Bologna, per il quale è disponibile un’eccezionale densità di dati stratigrafici, la correlazione di diciassette sondaggi a carotaggio continuo ha portato all’individuazione di cinque paleosuoli all’interno della finestra del carbonio 14. Nell’area di pianura a nord di Bologna, lontana dal margine appenninico e dal Fiume Po, caratterizzata nel sottosuolo principalmente da corpi sedimentari a geometria lenticolare, i paleosuoli si sono rivelati gli unici orizzonti guida tracciabili per decine di chilometri all’interno della successione tardo-quaternaria. Questi orizzonti sono caratterizzati da valori elevati di resistenza alla compressione e sono legati alle facies deposizionali di ambiente alluvionale da particolari rapporti geometrici, riflesso di precise relazioni intercorrenti tra pedogenesi e dinamiche alluvionali.
Tramite la realizzazione di sessanta datazioni, associate a numerosi dati di letteratura, a ciascun paleosuolo è stata assegnata un’età e un tempo medio di esposizione. Il quadro stratigrafico e cronologico che ne deriva ha permesso l’individuazione di cicli deposizionali a scala sub-milankoviana e la loro correlazione con le variazioni climatiche degli ultimi quarantamila anni. L’integrazione dei dati stratigrafici con 750 relazioni di scavi archeologici, ha permesso, infine, di valutare l’impatto della sempre più diffusa presenza dell’uomo sul territorio bolognese sulla formazione e sul seppellimento dei suoli in età tardo-olocenica.
Abstract
Le indagini stratigrafiche condotte in Italia e nel mondo negli ultimi decenni testimoniano un crescente interesse per i depositi quaternari e per l’influenza esercitata dalle variazioni climatiche sulla loro architettura.
Questa tesi di dottorato si occupa della ricostruzione stratigrafica a scala millenaria dei depositi tardo-pleistocenici e olocenici del Bacino Padano, tra Bologna e il Fiume Po, basata sulla correlazione a scala regionale di orizzonti pedogenizzati lateralmente estesi e persistenti. Lungi dal voler caratterizzare i paleosuoli da un punto di vista mineralogico e geochimico, questo lavoro si focalizza sul significato di questi orizzonti in termini di stratigrafia fisica.
Nel sottosuolo della città di Bologna, per il quale è disponibile un’eccezionale densità di dati stratigrafici, la correlazione di diciassette sondaggi a carotaggio continuo ha portato all’individuazione di cinque paleosuoli all’interno della finestra del carbonio 14. Nell’area di pianura a nord di Bologna, lontana dal margine appenninico e dal Fiume Po, caratterizzata nel sottosuolo principalmente da corpi sedimentari a geometria lenticolare, i paleosuoli si sono rivelati gli unici orizzonti guida tracciabili per decine di chilometri all’interno della successione tardo-quaternaria. Questi orizzonti sono caratterizzati da valori elevati di resistenza alla compressione e sono legati alle facies deposizionali di ambiente alluvionale da particolari rapporti geometrici, riflesso di precise relazioni intercorrenti tra pedogenesi e dinamiche alluvionali.
Tramite la realizzazione di sessanta datazioni, associate a numerosi dati di letteratura, a ciascun paleosuolo è stata assegnata un’età e un tempo medio di esposizione. Il quadro stratigrafico e cronologico che ne deriva ha permesso l’individuazione di cicli deposizionali a scala sub-milankoviana e la loro correlazione con le variazioni climatiche degli ultimi quarantamila anni. L’integrazione dei dati stratigrafici con 750 relazioni di scavi archeologici, ha permesso, infine, di valutare l’impatto della sempre più diffusa presenza dell’uomo sul territorio bolognese sulla formazione e sul seppellimento dei suoli in età tardo-olocenica.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Bruno, Luigi
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze della terra e dell'ambiente
Ciclo
26
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Palaeosols, late Quaternary, alluvial stratigraphy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/6495
Data di discussione
7 Aprile 2014
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Bruno, Luigi
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze della terra e dell'ambiente
Ciclo
26
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Palaeosols, late Quaternary, alluvial stratigraphy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/6495
Data di discussione
7 Aprile 2014
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