Il potere normativo delle Corti sul processo

Stefanelli, Silvia (2013) Il potere normativo delle Corti sul processo, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Istituzioni, mercati e tutele: indirizzo "Diritto processuale civile", 25 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/6010.
Documenti full-text disponibili:
[img]
Anteprima
Documento PDF (Italiano) - Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Download (650kB) | Anteprima

Abstract

La tesi intende offrire una riflessione in merito al potere degli organi giurisdizionali di disporre normativamente su determinati aspetti del processo che si svolge dinanzi ad essi, sostituendosi così al legislatore. Il piano di indagine della tesi si sviluppa prevalentemente nella descrizione della realtà europea davanti alle autorità giurisdizionali di Lussemburgo, attraverso continui riferimenti a pronunce giurisprudenziali. La candidata si sofferma, preliminarmente, definendo, in termini generali, l’origine e l’applicazione dei c.d. atti di soft law in ambito europeo e soffermandosi sul ruolo che ricopre la giurisprudenza nell’ordinamento europeo. Sempre nel capitolo di apertura, un accenno è dedicato al panorama italiano che, alla luce delle recenti e continue riforme processuali ed, in particolare, della lettura costituzionalmente orientata del processo civile in forza della sua ragionevole durata, sta conoscendo, sempre più largamente, il fenomeno dei c.d. protocolli. La tesi si sviluppa, poi, in altri tre capitoli, nei quali sono analizzati tre esempi di manifestazione del potere normativo degli organi giurisdizionali europei sul processo. La candidata passa, così, all’esame delle “Istruzioni pratiche alle parti”, sviscerando le disposizioni ivi contenute alla luce di casi giurisprudenziali, al fine di poter definire la reale efficacia di tali atti e la loro vincolatività nei confronti dei rappresentanti delle parti. A tale capitolo segue quello sull’applicazione del rinvio pregiudiziale tra soft law (c.d. Raccomandazioni) e giurisprudenza. Infine, la candidata svolge le ultime riflessioni sul potere “eccezionale” della Corte di giustizia di limitare nel tempo gli effetti delle proprie sentenze interpretative. Potere che, in questo caso, si manifesta non mediante l’emanazione di atti di soft law, ma attraverso le proprie pronunce giurisprudenziali.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Stefanelli, Silvia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze giuridiche
Ciclo
25
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Soft law, giurisprudenza, rinvio pregiudiziale, protocolli
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/6010
Data di discussione
2 Luglio 2013
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza la tesi

^