Il volto europeo del reato di negazionismo tra richieste di incriminazione UE e principi fondamentali CEDU

Lobba, Paolo (2013) Il volto europeo del reato di negazionismo tra richieste di incriminazione UE e principi fondamentali CEDU, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Diritto e processo penale, 24 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/5980.
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Abstract

La presente indagine mira ad esaminare, in chiave innovativa, i rapporti tra l’Europa ed un reato prettamente europeo: il negazionismo. Sviluppatosi in maniera assolutamente predominante nel nostro continente, le ragioni della sua diffusione sono molteplici. Al di là della lotta a razzismo ed antisemitismo, il motivo principale va identificato nel ruolo “fondativo” che riveste la memoria dell’Olocausto in Europa, collocata nel cuore dell’universo valoriale su cui si reggono i due principali attori europei, ovverosia l’Unione europea e la Corte europea dei diritti dell’uomo. La ricerca, dunque, ruota attorno a due poli tematici. Da un lato, sono state esaminate le politiche normative dell’Unione europea in materia di razzismo e xenofobia, entro cui spicca la promozione dell’incriminazione del negazionismo “allargato”, cioè esteso alle condotte di negazione non solo dell’Olocausto, ma anche degli altri crimini internazionali. Dall’altro lato, l’analisi della trentennale giurisprudenza della Corte di Strasburgo in materia ha evidenziato come, con riguardo alle manifestazioni negazioniste, sia stato elaborato uno “statuto speciale”, che si risolve nel perentorio diniego di tutela per questa categoria di opinioni, sottratte a monte all’ordinario giudizio di bilanciamento in quanto giudicate incompatibili con i valori sottesi alla CEDU. Lo scopo di questo lavoro riposa nel tentativo di individuare le interazioni tra questi due sistemi istituzionali, per interpretare una tendenza che converge con nettezza verso un incremento della repressione penale della parola. Da questo complesso intreccio di norme e principi, di hard law e soft law, sarà possibile enucleare la natura giuridica ed il contenuto delle richieste di incriminazione rivolte agli Stati membri. Una volta appurato che agli Stati è concesso di restringere il campo di applicazione del reato di negazionismo, adottando degli indici di pericolosità delle condotte, sarà analizzata la tenuta di questi “elementi opzionali del reato” alla luce dei principi penalistici di tassatività, materialità, offensività e laicità.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lobba, Paolo
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze giuridiche
Ciclo
24
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
negazionismo Olocausto Holocaust denial libertà espressione free speech abuso del diritto abuse clause decisione quadro 2008/913/gai framework decision 2008/913/jha cedu echr convenzione europea diritti uomo european convention human rights reati d'opinione offensività incitement hatred incitamento all'odio razziale racism antisemitism
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/5980
Data di discussione
14 Giugno 2013
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