Venezia e il riscatto degli schiavi in Età Moderna, secc. XVI-XVIII

Pelizza, Andrea (2011) Venezia e il riscatto degli schiavi in Età Moderna, secc. XVI-XVIII, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Storia e geografia d’Europa. Spazio, linguaggi, istituzioni e soggetti in Età moderna e contemporanea, 23 Ciclo.
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Abstract

Lo scopo del lavoro è di seguire, attraverso la disamina di fonti edite e inedite, le particolarità che, in età moderna, caratterizzarono la “via veneziana” al riscatto dei sudditi veneti che fossero detenuti a vario titolo dai “turchi”, e soprattutto dagli stati «barbareschi» della costa settentrionale africana. In particolare, lo studio si propone di concentrarsi sull'azione dei Provveditori sopra ospedali e luoghi pii. Tale magistratura, formata da tre patrizi ed esistente fin dal 1561 per tutelare gli ospedali maggiori veneziani e le molte altre istituzioni di ricovero esistenti in città, e nel contempo vigilare sulla loro corretta gestione amministrativa ed economica, dal 1588 e fino alla caduta della Repubblica nel 1797 fu incaricata anche del riscatto, aggiungendo quindi alla propria precedente denominazione la formula e al riscatto degli schiavi. A un organo dello Stato veniva dunque assegnata una funzione di controllo e superiore organizzazione, volta ad evitare il disperdersi delle sollecitate donazioni private ed un’eventuale scorretta gestione delle stesse. Il lavoro si focalizza poi sulle modalità con cui avveniva materialmente il riscatto dei sudditi veneti, o “esteri” ma al servizio veneto, che versassero in una condizione di bisogno, seguendo l'azione degli intermediari (spesso mercanti, cristiani o ebrei, o consoli di varie nazioni) che vivevano o si recavano nel territorio delle Reggenze nordafricane e contrattavano il prezzo necessario. Infine la ricerca, concentrandosi sul XVIII secolo, mira a valutare il quadro dei rapporti tra il governo veneziano, la Scuola veneziana della Trinità, dedita al riscatto, e i padri Trinitari, stabilitisi nel 1723 negli Stati veneti. Solo abbastanza tardi, infatti, e per un limitato arco di anni (fino al 1735), anche Venezia, sulla scorta di quanto da tempo praticato da altre potenze europee, decise – per ragioni principalmente di risparmio – di affidarsi per la gestione delle operazioni di riscatto ai religiosi.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pelizza, Andrea
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
23
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
schiavitù riscatto venezia barbareschi corsari
URN:NBN
Data di discussione
30 Maggio 2011
URI

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