L'impatto della Cardioplegia Del Nido sulla ionemia perioperatoria e sull'insorgenza di fibrillazione atriale postoperatoria dopo cardiochirurgia nei pazienti con ridotta frazione d'eiezione del ventricolo sinistro

Comentale, Giuseppe (2024) L'impatto della Cardioplegia Del Nido sulla ionemia perioperatoria e sull'insorgenza di fibrillazione atriale postoperatoria dopo cardiochirurgia nei pazienti con ridotta frazione d'eiezione del ventricolo sinistro, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze cardio nefro toraciche, 36 Ciclo.
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Abstract

Introduzione: La fibrillazione atriale postoperatoria (POAF) si presenta in una percentuale variabile tra il 20% ed il 40% dei pazienti che vengono sottoposti ad intervento cardiochirurgico e può complicarne il decorso postoperatorio, soprattutto nei pazienti con ridotta frazione d’eiezione del ventricolo sinistro. Si sviluppa solitamente come conseguenza del trauma chirurgico o delle fluttuazioni nella volemia o nelle concentrazioni sieriche dei principali elettroliti che si verificano nel periodo postoperatorio. Dal momento che le soluzioni cardioplegiche possono impattare in maniera significativa su questi ultimi fattori, lo scopo di questo lavoro è stato quello di indagare il ruolo della Cardioplegia Del Nido nell’insorgenza di fibrillazione atriale postoperatoria. Materiali e Metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo di singolo centro su 93 pazienti sottoposti ad intervento di rivascolarizzazione chirurgica del miocardio in circolazione extracorporea ed arresto cardioplegico, suddivisi poi in due gruppi in base al tipo di cardioplegia utilizzata (cardioplegia Del Nido vs cardioplegia ematica fredda) . Risultati: L’incidenza di POAF nell’intera coorte di studio è stata del 21.5%. I pazienti trattati con cardioplegia ematica fredda hanno mostrato un’incidenza circa 3 volte più alta di POAF rispetto al gruppo trattato con Cardioplegia Del Nido (OR: 3.44; 95% CI: 1.1 to 10.5; p=0.029). Il gruppo cardioplegia ematica fredda ha mostrato livelli significativamente più alti di potassio sierico sia al declampaggio aortico (p<0.001), sia all’arrivo in terapia intensiva (p=0.007), sia durante i primi tre giorni di degenza postoperatoria (p=0.009). La frequenza di defibrillazioni al declampaggio aortico (p=0.003), il dosaggio di adrenalina nell’immediato postoperatorio (p<0.001), ed il picco di troponina I sierica postoperatoria (p=0.01), sono risultati più bassi nel gruppo Del Nido. Conclusioni: Il Gruppo Cardioplegia Del Nido ha mostrato un tasso di POAF significativamente più basso, probabilmente attraverso una sua azione indiretta sul bilancio elettrolitico peri-operatorio, sulla protezione miocardica e sul bisogno di supporto inotropo postoperatorio.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Comentale, Giuseppe
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Del Nido Cardioplegia; POAF; postoperative atrial fibrillation; Cardiac surgery; reduced ejection fraction.
URN:NBN
Data di discussione
22 Marzo 2024
URI

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