Nuzzo, Marcella
(2008)
Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di sviluppo territoriale, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Qualità ambientale e sviluppo economico regionale, 20 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/1019.
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Abstract
Il lavoro di tesi di dottorato, dal titolo “Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di
sviluppo territoriale”, ha preso in esame in particolare il tema dei percorsi culturali/religiosi,
considerati “strategici” in una prospettiva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale, e
considerati importanti per la promozione di nuovi flussi turistici e valorizzazione delle risorse storiche,
artistiche e culturali del Salento leccese.
Il lavoro di tesi affronta il tema del turismo culturale legato all’offerta del bene religioso inteso
come potenziale fattore di attrazione turistica ed importante risorsa per lo sviluppo sostenibile del
territorio. L’attenzione a santuari e luoghi di culto costituisce, infatti, una valida occasione di interesse
per le opere d'arte in essi presenti, e rappresenta anche una possibilità di conoscenza del territorio in
cui essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità.
Il lavoro di tesi, si propone di dimostrare come l’attenzione al motivo religioso creando mobilità, flussi
di popolazione, di turisti possa diventare occasione di promozione del prodotto locale, mettendo a
sistema tutte le risorse economiche presenti nel territorio.
Più in dettaglio, dopo un iniziale approccio teorico al concetto di turismo culturale, turismo
religioso e marketing territoriale, esso analizza lo stato dell’arte nel territorio provinciale leccese,
individuando possibili itinerari turistico-religiosi nel Salento leccese rapportati ai “Cammini
d’Europa”. Si propone l’itinerario turistico - e, in particolare, a quello Leucadense, noto come la “via
della Perdonanza di Leuca”, che segue la via dei pellegrinaggi medioevali che si suffragavano di
luoghi di sosta in chiese e cappelle dedicate alla Vergine Maria - come strumento verso cui si
orientano le recenti strategie di competitività territoriale, definibile come uno strumento d’offerta
turistica che mira a valorizzare elementi-risorse del territorio. Si tratta di percorsi utili a promuovere
un prodotto competitivo, che presuppone l’enucleazione dell’offerta turistica locale integrata e la
costruzione intorno ad essi di un territorio dotato di infrastrutture, ricettività, politiche
dell’accoglienza, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale materiale, immateriale ed
ambientale.
Non mancano nel lavoro preoccupazioni legate alla sostenibilità di un tipo di turismo, che, se
di massa (come è il caso delle visite al santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo), produce gravi
pressioni sull’ambiente e perciò necessita un forte impegno in termini di pubblicità, pianificazione
investimenti e presume un’opportuna programmazione da parte degli enti locali in termini di offerta
ricettiva, ristorativa e dotazione di infrastrutture. La coerenza degli interventi che promuovono il
prodotto religioso non può prescindere da un’integrazione orizzontale tra il sistema territoriale
(ambiente, paesaggio, sistemi socio-produttivi) e gli attori locali coinvolti, ai fini di un processo di
valorizzazione del patrimonio culturale che produce sviluppo locale.
Abstract
Il lavoro di tesi di dottorato, dal titolo “Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di
sviluppo territoriale”, ha preso in esame in particolare il tema dei percorsi culturali/religiosi,
considerati “strategici” in una prospettiva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale, e
considerati importanti per la promozione di nuovi flussi turistici e valorizzazione delle risorse storiche,
artistiche e culturali del Salento leccese.
Il lavoro di tesi affronta il tema del turismo culturale legato all’offerta del bene religioso inteso
come potenziale fattore di attrazione turistica ed importante risorsa per lo sviluppo sostenibile del
territorio. L’attenzione a santuari e luoghi di culto costituisce, infatti, una valida occasione di interesse
per le opere d'arte in essi presenti, e rappresenta anche una possibilità di conoscenza del territorio in
cui essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità.
Il lavoro di tesi, si propone di dimostrare come l’attenzione al motivo religioso creando mobilità, flussi
di popolazione, di turisti possa diventare occasione di promozione del prodotto locale, mettendo a
sistema tutte le risorse economiche presenti nel territorio.
Più in dettaglio, dopo un iniziale approccio teorico al concetto di turismo culturale, turismo
religioso e marketing territoriale, esso analizza lo stato dell’arte nel territorio provinciale leccese,
individuando possibili itinerari turistico-religiosi nel Salento leccese rapportati ai “Cammini
d’Europa”. Si propone l’itinerario turistico - e, in particolare, a quello Leucadense, noto come la “via
della Perdonanza di Leuca”, che segue la via dei pellegrinaggi medioevali che si suffragavano di
luoghi di sosta in chiese e cappelle dedicate alla Vergine Maria - come strumento verso cui si
orientano le recenti strategie di competitività territoriale, definibile come uno strumento d’offerta
turistica che mira a valorizzare elementi-risorse del territorio. Si tratta di percorsi utili a promuovere
un prodotto competitivo, che presuppone l’enucleazione dell’offerta turistica locale integrata e la
costruzione intorno ad essi di un territorio dotato di infrastrutture, ricettività, politiche
dell’accoglienza, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale materiale, immateriale ed
ambientale.
Non mancano nel lavoro preoccupazioni legate alla sostenibilità di un tipo di turismo, che, se
di massa (come è il caso delle visite al santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo), produce gravi
pressioni sull’ambiente e perciò necessita un forte impegno in termini di pubblicità, pianificazione
investimenti e presume un’opportuna programmazione da parte degli enti locali in termini di offerta
ricettiva, ristorativa e dotazione di infrastrutture. La coerenza degli interventi che promuovono il
prodotto religioso non può prescindere da un’integrazione orizzontale tra il sistema territoriale
(ambiente, paesaggio, sistemi socio-produttivi) e gli attori locali coinvolti, ai fini di un processo di
valorizzazione del patrimonio culturale che produce sviluppo locale.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Nuzzo, Marcella
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
turismo religioso
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/1019
Data di discussione
5 Maggio 2008
URI
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Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Nuzzo, Marcella
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
turismo religioso
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/1019
Data di discussione
5 Maggio 2008
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